Lunedì 23 Dicembre 2024

Risveglio musicale per la sonda New Horizons, pronta per incontrare Plutone

ROMA. È stata risvegliata dall'ibernazione a 'suon di musica" la sonda New Horizons della Nasa, che si prepara a incontrare nel 2015 il pianeta nano Plutone, ai confini del Sistema Solare. In viaggio da nove anni, la sonda è stata svegliata sulle note del tenore inglese Russell Watson, che per l'occasione ha registrato una versione speciale di 'Where My Heart Will Take Mè. Dopo questo risveglio 'dolcè, nel quale ogni passaggio ha funzionato come previsto, il segnale che ha confermato il rientro in attività della sonda ha impiegato quattro ore e 26 minuti per arrivare al centro di controllo a Terra della Nasa a Canberra, in Australia. New Horizon si trova a poco più di 260 milioni di chilometri da Plutone. La visita al pianeta nano e alle sue lune è prevista per il 14 luglio 2015, ma già a metà maggio la sonda comincerà a inviare le prime immagini ravvicinate del pianeta. Lanciata il 19 gennaio 2006, New Horizon ha percorso finora circa 4,8 miliardi di chilometri, trascorrendo 1.873 giorni (circa un terzo del suo tempo di volo) in ibernazione. Complessivamente è stata ibernata 18 volte, con periodi variabili da 36 a 202 giorni. Il letargo, spiega la Nasa, è necessario in questi lunghi viaggi nello spazio per salvare dall'usura le apparecchiature e ridurre il rischio di errori di sistema. La sonda trasporta sette strumenti, tra cui una fotocamera telescopica ad alta risoluzione, uno spettrometro per lo studio dei gas e un esperimento a onde radio per studiare l'atmosfera di Plutone. «Il risveglio è un evento spartiacque, che segna per NewHorizons la fine dell'attraversamento di un vasto 'oceanò di spazio e l'inizio del primo obiettivo della missione: l'esplorazione di Plutone e delle sue lune», ha detto il responsabile della missione Alan Stern, del Southwest Research Institute, a Boulder. Dopo la visita a Platone, New Horizons continuerà il suo viaggio verso la cintura di Kuiper, la regione sterna all'orbita dei pianeti maggiori, considerata la culla degli asteroidi e delle comete. Una vera e propria frontiera del Sistema Solare, quasi del tutti sconosciuta, che la sonda della Nasa dovrebbe esplorare dal 2016 al 2020.

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