Venerdì 22 Novembre 2024

L'albero di Natale? Meglio con luci a Led: i consigli di Greenpeace

ROMA. Per l'albero di Natale meglio le luci al Led, quelle che hanno 'vinto' il Nobel. Questo uno degli eco-consigli che Greenpeace ha messo a punto per l'arrivo delle festività. Si tratta di un vero e proprio decalogo, a cominciare proprio dalle luci natalizie. Greenpeace consiglia di comprarle a basso consumo per creare l'atmosfera natalizia: scegliamo lampade fluorescenti compatte (classe A+ oppure A++) o meglio ancora a Led che fanno risparmiare dal 50 all'80%. Inoltre, sarebbe meglio collegare le luci a un timer; in alternativa alle luci artificiali si possono usare le classiche candele di cera. Bisogna poi fare attenzione alla scelta delle piante per decorare case; si usano molto le stelle di Natale in questo periodo, ma dal rapporto di Greenpeace 'Eden tossicò emerge che il 79% delle piante ornamentali analizzate sono risultate contaminate da pesticidi killer delle api. Per i dolci Greenpeace consiglia di privilegiare prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali e stagionali, di scegliere le primizie. Per il cenone della vigilia il consiglio è di apparecchiare la tavola delle feste senza prodotti usa e getta, di evitare merluzzo, gamberi, tonno e pesce spada, scegliendo il pescato locale. A chi preferisce un 'bianco' Natale, Greenpeace ricorda che «l'innevamento artificiale consuma ingenti risorse idriche, che a causa della siccità non si rinnovano»; per questo l'associazione invita a difendere l'Artico. Per fare lo shopping sarebbe meglio muoversi in bici oppure con i mezzi pubblici, e sarebbe bene portare buste e sacchetti riutilizzabili. Tra le altre cose sarebbe meglio ridurre i regali e comunque preferire prodotti ecosostenibili, facendo attenzione all'imballaggio; se poi si vuole regalare un capo d'abbigliamento, sarebbe meglio orientarsi su vestiti di seconda mano o abiti in cotone biologico, oppure marchi made in Italy impegnati ad eliminare le sostanze chimiche pericolose. Infine l'associazione propone di chiedere ai negozianti di usare rulli di carta riciclata per gli scontrini.

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