MONZA. Il trapianto di un ginocchio completo da donatore è stato eseguito venerdì scorso al 'Policlinico di Monza' su una donna di 37 anni, che lavora come fisioterapista a Verona. L'autore del trapianto, il primo del genere in Italia e nel mondo, è Domenico Siro Brocchetta, primario della divisione di chirurgia protesica di anca a ginocchio. La paziente aveva subito molti altri interventi e non riusciva più a tenere la protesi totale che le era stata impiantata con l'ultima operazione. ''In altre occasioni, a Bologna e a Cortina, sono stati trapiantati parti singole del ginocchio, ma mai l'articolazione intera come è stato fatto la scorsa settimana a Monza'', racconta Brocchetta che poi spiega: ''Tolta la vecchia protesi, occorreva riempire uno spazio di oltre 25 centimetri. Quindi abbiamo chiesto alla banca dell'osso dell'Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano, di fornirci una articolazione intera comprendente anche porzioni di femore e di tibia, compresi i legamenti, precisando anche le caratteristiche di età e di altezza della donatrice, che dovevano essere simili a quelle della donna da sottoporre a trapianto''. L'intervento è cominciato alle 8,40 ed è terminato alle 15,30. ''Le difficoltà sono state notevoli - spiega l'ortopedico - come operare senza toccare i nervi, e collegare tutti i tendini, dai collaterali mediale e laterale e il tendine del quadricipite con il muscolo. In particolare, abbiamo innestato il perone all'interno del canale midollare del perone della paziente e la stessa cosa è stata fatta col femore, senza mettere placche esterne''. Al momento la paziente ha un tutore esterno. Fra qualche giorno potrà muovere il ginocchio in maniera passiva e, dopo alcuni giorni ancora, potrà alzarsi senza appoggiare il piede (sorreggendosi con le stampelle). Solo dopo una trentina di giorni potrà cominciare a caricare l'arto.