ROMA. Cosa è meglio regalare a Natale, un televisore nuovo o scrivere una lettera a chi ci ha fatto del bene? Il momento dei regali natalizi si avvicina ma possedere oggetti o regalarli non dà la felicità e lascia insoddisfatti, ansiosi e depressi. Più che essere risucchiati dalla corsa al regalo si può puntare ad aumentare il proprio senso di gratitudine, con appositi esercizi-antidoto alla trappola del materialismo. Come fare un diario: annotare settimanalmente 5 motivi di gratitudine aumenta del 25% lo stato di serenità. O scrivere una lettera a chi ci ha aiutato in passato e andare a leggergliela di persona. Lo dimostrano le più recenti ricerche riassunte da Jason Marsh, direttore del Greater good science center dell’università di Berkeley di San Francisco e da Dacher Keltner, psicologo alla Berkeley e autore del libro ‘Born to be good, the science of a meaningful life’, sulle pagine del Wall Street Journal dei giorni scorsi.
Dire ‘grazie’ però non basta, come non bastano le buone maniere. Per acquisire gratitudine ci sono degli esercizi che permettono di coltivare una mente grata. Gli psicologi consigliano di scrivere un diario, nel quale elencare 5 cose per cui ci si sente grati, da compilare ogni giorno per 2 settimane o 1 volta alla settimana per 6 settimane. “E’ un esercizio semplice – precisano gli specialisti – che richiede pochi minuti a volta ma che incrementa il livello di felicità fino al 25%, migliora lo stato di salute e incoraggia perfino a fare movimento fino a 1 ora e 30 minuti di più a settimana, rispetto a chi non compila il diario”. Altra tecnica, elencata dai ricercatori, è quella di scrivere delle lettere per ringraziare coloro ai quali si è riconoscenti. Le missive però non vanno spedite, per ottenere il migliore giovamento è necessario consegnarle personalmente e leggerle ad alta voce al proprio benefattore. Se proprio si vuole spendere soldi, inoltre, è bene sapere che comprare esperienza è meglio che acquistare cose.
“Le persone più felici sono quelle che puntano a fare del bene, o a spendere i loro soldi in esperienze come una vacanza o una cena con gli amici piuttosto che comprare oggetti, come un televisore nuovo” – precisano gli specialisti. La gratitudine è alla base dei legami sociali, rafforza una relazione di coppia basta sulle emozioni e contribuisce perfino alla sopravvivenza della specie. Anche i primati come gli scimpanzé la coltivano fra loro restituendosi favori fra loro, magari regalandosi il cibo. Studi condotti su vasti gruppi di studenti universitari dimostrano, inoltre, che chi coltiva il senso di gratitudine è più soddisfatto di chi preferisce acquistare beni. Gli autori dell’articolo richiamano anche la ‘scala del materialismo’, messa a punto da alcuni ricercatori per identificare quanto le persone mettono il possedere al centro della loro vita e quanto pensano di sentirsi meglio acquistando qualcosa.
Per poi concludere che chi ha i punteggi più elevati di questa scala ha anche i più bassi livelli di felicità ed è più vittima di emozioni negative come la paura e la tristezza. Gli studiosi hanno anche scoperto che chi ha elevati gradi di materialismo sperimenta pochissimi gesti di gratitudine. Al laboratorio di salute emotiva e psicofisiologia della University of California, a San Francisco, i ricercatori hanno dimostrato che chi ha elevati livelli di gratitudine ha anche la pressione del sangue più bassa e sente meno lo stress. Sempre in California, infine, sono in corso esperimenti con programmi di insegnamento alla gratitudine ai bambini delle scuole elementari.
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