Lunedì 25 Novembre 2024

Mangia: i menu «anti-allergie»? Per noi ristoratori potrebbero diventare un problema

PALERMO. Alimentazione e allergeni: dal 13 dicembre tutto dovrà essere etichettato. Dovranno farlo non solo le aziende che producono e imballano, ma anche quelle che cucinano e somministrano: mense, bar, ristoranti, pizzerie, agriturismi, pasticcerie e panifici dovranno adeguarsi alla normativa europea che entrerà in vigore contemporaneamente in tutti i Paesi dell'Unione e specificare per iscritto la presenza di ingredienti allergeni. Dovranno essere ancora definiti, invece, i decreti attuativi, che dovranno introdurre le sanzioni. Gli allergologi si dicono soddisfatti del regolamento introdotto da Bruxelles e credono che con la nuova normativa "in questo modo si potrebbero evitare fino al 50 o al 60 per cento dei casi di accesso al pronto soccorso per choc anafilattico o crisi allergiche gravi". Il provvedimento invece non viene giudicato positivamente dai rappresentanti dei pubblici esercizi, che vedranno aumentare alcuni costi. A esprimere il proprio disappunto per il nuovo regolamento è il presidente della sezione di Palermo della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, Gigi Mangia. Quali difficoltà causa questo provvedimento agli esercizi commerciali? «Presenta una serie di problemi. Abbiamo 14 gruppi di ingredienti allergeni che in genere devono essere scritti per ogni pietanza. Dunque, un numero non limitato che comporta diverse difficoltà per i commercianti, che dovranno fronteggiare nuovi costi, ma soprattutto per i clienti, che troveranno un menù di dimensioni molto più grandi. Specificando gli allergeni dovremmo triplicarlo per quanto riguarda la grandezza e per il cliente è un fastidio di non poco conto. Il ristorante invece dovrebbe quotidianamente riscrivere il menù, se consideriamo gli ingredienti che sono ogni giorno disponibili o non disponibili. E questo sarebbe un costo in più». L'INTERVISTA INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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