ROMA. Navigare in internet, andare al cinema o a teatro, avere impegni sociali: è questo il segreto per conservare nonostante l'età la capacità di curarsi, di comprendere basilari informazioni indispensabili alla salvaguardia della propria salute, alla prevenzione e per mantenersi 'giovani'. Lo rivela un grosso studio diretto da Lindsay Kobayashi della University College London pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health. Gli epidemiologi inglesi hanno valutato il grado di conoscenze in ambito di salute (alfabetizzazione sanitaria, che comprende basilari informazioni di prevenzione e gestione delle malattie) di quasi 4500 soggetti, tenuti sotto osservazione per svariati anni. Hanno confrontato questo dato con lo stile di vita di ciascun volontario, il suo uso di internet e il suo grado di coinvolgimento in eventi culturali e sociali. E' emerso che più l'anziano è dinamico e attivo socialmente, culturalmente e anche ''digitalizzato'', migliore è il suo livello di alfabetizzazione sanitaria, nonostante gli anni che passano e l'inevitabile declino cognitivo dell'anziano. ''Lo studio è interessante e importante - commenta il professor Giuseppe Paolisso, Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria - ed è un'occasione in più per ricordare sempre di spronare l'anziano a rimanere attivo. Non è strettamente necessario l'utilizzo di internet - continua Paolisso - ma, ad esempio, resta fondamentale per l'anziano leggere, documentarsi, anche direttamente su temi di salute, fermo restando che ciò non deve portare l'individuo alla 'medicina fai-da-te' che, se sempre pericolosa, lo è ancora di più per persone anziane spesso gravate da una o più malattie croniche di complessa gestione''.