LONDRA. Dire 'Madame Jojo' è dire Soho, il dedalo di stradine un tempo identificato con la Londra a luci rosse e che ha tenuto alta fino ad ora la bandiera della vita notturna. Una reputazione (e un'attrattiva) che rischia però di essere adesso messa a repentaglio con la chiusura di 'Madame Jojo', appunto, night club simbolo del quartiere che è costretto a chiudere definitivamente i battenti questa settimana. E c'è già chi parla della fine di un'era. 'Madame Jojo' ha resistito per oltre mezzo secolo: al cambiamento delle mode, al susseguirsi delle tendenze, all'alternarsi della varie 'tribù della notte'. Aperto negli anni '50 quando ancora non si chiamava così, è riuscito sempre a reinventarsi fino a diventare di recente la mecca delle serate burlesque. La sua storia è stata immortalata anche in un recente film di Michael Winterbottom su uno dei più noti patron dei locali notturni londinesi, Paul Raymond, che ne fu proprietario negli anni 60. Unico, inimitabile, fin negli arredi e nel decor, stravagante e dal gusto retrò. Adesso chiude e per un ordine tassativo delle autorità municipali emanato in seguito ad una rissa. Il Westminster Council, responsabile per il centro di Londra, si mostra irremovibile: al locale è stata revocata la licenza e i lucchetti scatteranno già questa settimana, dopo che i suoi buttafuori sono stati protagonisti di un'escalation di violenza nata da un alterco con un cliente all'ingresso. A poco sono serviti appelli e spiegazioni, tanto che gli avventori più affezionati e gli operatori del settore leggono nel provvedimento il segnale che la zona sta davvero cambiando: «È la gentrificazione di Soho». «Il club è lì dagli anni '50», spiega al Guardian, Marcus Harris, che lavora da decenni con i locali di Soho. «È una parte importante della storia di Soho ed è un posto unico a Londra. Credo che la decisione di chiuderlo, presa in maniera così repentina, mostri l'atteggiamento negativo ormai verso questi vecchi posti. Sembra quasi una scusa». Del resto - Harris ne è convinto - il quartiere sta proprio cambiando: «Vogliono fare di Soho un posto per famiglie, per lo shopping, per uscire a cena. I bar ormai chiudono alle 11 e a mezzanotte tutti a casa».