Venerdì 22 Novembre 2024

WhatsApp causa il 40% dei divorzi italiani: prova l'infedeltà

Forse non avevano tutti i torti quelli che temevano la famigerata spunta blu di WhatsApp. Ma forse è proprio l'applicazione di messaggistica da temere. Infatti, secondo l’Associazione Avvocati Matrimonialisti, WhatsApp viene citato nel 40% dei casi di divorzio italiani come prova dell’infedeltà del partner. Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione, dichiara al Times che "WhatsApp è solo uno dei molti strumenti utilizzati per portare avanti un tradimento. I social media in generale hanno incentivato la tendenza al tradimento ma con i messaggi privati, gli amanti posso scambiarsi le foto osè e portare avanti anche tre o quattro rapporti insieme". WhatsApp aiuterebbe il ritorno del mito del latin lover? Per Gassani non ci sono dubbi: "È come la dinamite". Queste affermazioni riportano la memoria indietro di un paio d'anni, a precedenti risultati sui social media e il divorzio, presentati dall'associazione inglese degli avvocati, in cui veniva additato Facebook come responsabile di un terzo dei divorzi. Evidentemente pure le tecnologie dei fedifraghi fanno l'update, ma di fondo resta la natura infedele degli uomini e delle donne. WhatsApp, utilizzata da 600 milioni di utenti in tutto il mondo, a febbraio è stata acquisita da Facebook per 19 miliardi: un matrimonio potenzialmente esplosivo, verrebbe da dire, con vari livelli di umorismo. In Italia l’81% di possessori di iPhone la utilizza ogni mese. Una nuova funzione introdotta la scorsa settimana permette di sapere quando l’altro utente ha letto il messaggio, rendendo più difficile negare al proprio partner di averlo fatto. A quanto pare però con il nuovo aggiornamento si potrà disattivare questa funzione. “Il mio messaggio agli adulteri è ‘siate prudenti’, perché così come ha reso il tradimento più semplice, WhatsApp lo rende anche facilmente individuabile” ha concluso Gassani “I partner spesso si insospettiscono quando sentono il suono che indica l’arrivo di un nuovo messaggio”.

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