ROMA. Specie invasive, bracconaggio ma soprattutto cambiamento climatico mettono più di un terzo dei siti naturali definiti dall'Unesco patrimonio dell'umanità di fronte a minacce «significative». Ad affermarlo è il nuovo rapporto dell'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) che comunque fornisce dati rassicuranti sull'Italia, i cui patrimoni naturali dell'umanità sono tutti promossi.
Secondo il rapporto, pubblicato in occasione del Congresso Mondiale dei Parchi svoltosi a Sydney, fa parte della categoria dei siti naturali meglio protetti e con migliori prospettive l'Etna mentre in «buono stato con alcune preoccupazioni» sono definiti le Dolomiti e le isole Eolie.
A livello mondiale invece, sussistono molte preoccupazioni per il 29% dei siti ritenuti tra i più belli e imperdibili del Pianeta, mentre l'8% necessità addirittura di «urgenti azioni» per essere salvato. Tra questi ultimi rientrano anche la foresta pluviale indonesiana, il Virunga National Park nella Repubblica democratica del Congo, le East Rennell nelle Isole Salomone ed il Parco Nazionale delle Everglades in Florida.
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