FIUMICINO. Oltre alla moria di pesci, decine di animali ed uccelli trovati morti nei canali e sull'erba, tra anatre, garzette, cormorani, nutrie. Con il passare delle ore, secondo quanto riferito dai volontari del Wwf, si fa sempre più pesante il bilancio del disastro ambientale ed ecologico a Maccarese e a ridosso dell'Arrone, causato dallo sversamento di kerosene dall'oleodotto dopo vari tentativi di furto.
''Abbiamo perlustrato, fino a quando non ha fatto buio, tanti canali - riferisce in serata Riccardo Di Giuseppe, responsabile Wwf di Macchiagrande - la situazione è spaventosa: abbiamo trovato decine di animali morti: la preoccupazione è che sia solo l'inizio poiché ormai è evidente sia stata intaccata la catena alimentare.
Pesci morti anche a Macchiagrande. La situazione più difficile l'abbiamo riscontrata nel Canale Tre Cannelle, che confluisce nell'Arrone. Siamo riusciti a soccorrere una decina di uccelli acquatici, tra aironi e cormorani, e speriamo riescano a salvarsi. Questa è una area importante dal punto di vista ambientale, a ridosso della Riserva naturale statale del litorale romano''. Domani all'alba nuove squadre di volontari del Wwf, che hanno risposto all'appello, riprenderanno a perlustrare l'area coinvolta dal danno ambientale.
Dalle prime ore del mattino sono già in azione i volontari del Wwf e della Lipu per verificare anche oggi gli effetti sulla fauna causati dallo sversamento di cherosene dall'oleodotto, nella zona tra Maccarese, Fregene e lungo il fiume Arrone, provocato da alcuni tentativi di furto.
"Abbiamo ripreso a monitorare il canale Tre Cannelle, dove ieri abbiamo trovato la situazione più difficile con uccelli acquatici morti, come anatre, garzette, cormorani, ma anche mammiferi come le nutrie - riferisce Riccardo Di Giuseppe, responsabile Wwf di Macchiagrande - Oggi la moria dei pesci è ancora più evidente. Ci siamo organizzati con retine e scatolini per soccorrere eventuali animali ed oggi perlustreremo altri canali agricoli e di bonifica".
Un impatto devastante quello del carburante per aerei, per l'ecosistema del territorio della Riserva del Litorale Romano, e che ha riempito, da Palidoro a Fregene, la rete interna dei canali che irrigano i campi agricoli, che ospitano pesci, uccelli, e che confluiscono nell'Arrone e fino alla foce, al Villaggio dei pescatori di Fregene.
Per tutta la notte, e prosegue oggi, è andata avanti l'azione di bonifica e di assorbimento del carburante, attraverso panne galleggianti oleoassorbenti posizionate in diversi punti nei
canali e alla foce dell'Arrone; inoltre, autobotti aspirano il cherosene dai canali. Sul posto tecnici dell'Eni, la polizia locale mentre la protezione civile tiene monitorata la zona.
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