ROMA. I due grandi eventi dell'estate a San Siro e a Bari per 'Palco Antonacci' sono stati solo un aperitivo. Una parentesi nella "vita da zingaro dell'artista", che ora Biagio Antonacci è pronto a riprendersi con l'Amore Comporta tour nei palazzetti che parte stasera da Roma.
"Io mi nutro del pubblico, sono due anni che non vado in tournee e ne sento la mancanza. I live sono fonte di energia, e ne ho bisogno", racconta il cantautore milanese all'ANSA, mentre è in viaggio verso la capitale poche ore prima di salire sul palco, sapendo già di avere all'attivo, prima ancora di partire, ben nove sold out. "In un mercato dove ormai non si vendono più dischi e la musica viene considerata dall'utente come un prodotto che deve essere fornito gratuitamente - aggiunge -, i concerti sono il termometro del tuo valore. Per andare a vedere un artista esibirsi dal vivo, si spendono soldi, ci si deve muovere. E non sempre è facile farlo, soprattutto. E' a loro, a chi lo fa, a chi mi permette di avere 8 sold out che dico grazie".
E proprio in quest'ottica l'artista milanese è critico anche nei confronti degli U2 e della loro operazione di marketing, con la quale hanno "imposto" il loro nuovo album a tutti gli utenti di iTunes, dovendo poi fare mea culpa. "Imporre un disco come ha fatto Bono lo considero un errore. E toglie un po' di fantasia e curiosità. Io, ad esempio, alla fine non l'ho ascoltato, ed è un peccato. E' come i volantini che trovi nella cassetta delle lettere... li butti senza neanche
averli guardati - dice -. E poi è una cosa che mi inquieta. Se la musica può arrivarmi direttamente sul cellulare o sul pc, senza che io l'abbia chiesto, che altro si può fare? Dove
finisce la mia privacy?".
Non si trova d'accordo neppure con la mossa attuata da Taylor Swift che ha ritirato da Spotify i suoi dischi. "Non è corretto. Non si può tentare una guerra da soli. Se tutti ci unissimo e facessimo sentire la nostra voce sarebbe un conto, ma così non serve e comunque la tendenza della musica è ormai quella". A lui, con 25 anni di carriera alle spalle, il futuro però non fa davvero paura. "Potrei suonare anche nelle bettole, non mi preoccupo. In fondo in origine gli artisti venivano dalla strada, erano trovatori. L'avvento del supporto fisico, del disco, ha creato il mercato e quindi il guadagno. Io a 50 anni suonati, con 10 anni di gavetta prima di diventare famoso, quello che dovevo fare l'ho fatto. E sono pronto a sperimentare. A preoccuparmi sono i giovani". Perché il problema, spiega, sta nella differenza che passa tra la parola artista e la parola cantante. "Oggi sono tutti cantanti e poco artisti".
Ai giovani però crede e per il suo tour, in cui Antonacci interpreterà oltre ai brani del suo ultimo disco L'Amore comporta, uscito in aprile, anche le hit del suo repertori, ha chiamato sette musicisti. Tra loro c'è Mika Ronos, batterista 22/enne della Repubblica Ceca, scoperto su YouTube dallo stesso Biagio, che ha deciso di portarlo con sé nel viaggio de L'Amore Comporta Tour 2014. "E' la prima volta che esce dal suo Paese, sono felice di potergli dare questa opportunità". Un'altra cosa cui l'artista tiene molto è l'impegno contro la violenza sulle donne. "Ne parlerò a fine concerto, coinvolgendo l'associazione D.I.Re. Gli uomini devono capire che picchiando una donna, è come se facessero violenza alla propria madre, alla propria sorella. L'unica soluzione è il coraggio".
Il tour dopo Roma andrà avanti fino al 20 dicembre, più un'appendice in aprile appena annunciata, un'anticipazione di quella che sarà la seconda parte del tour. E per i fan in arrivo anche il regalo di Natale: il 17 novembre esce il cofanetto cd+dvd di Palco Antonacci, lo show di San Siro, che ha visto la partecipazione di Laura Pausini ed Eros Ramazzotti.
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