Giovedì 19 Dicembre 2024

Emorroidi, "vietato sedersi" per un italiano su dieci

ROMA. Per un italiano su 10 è 'vietato sedersi'. La causa è un problema ancora considerato tabù ma ben più diffuso di quanto si pensi: le emorroidi. Pigrizia ma anche una errata alimentazione, complice il recente boom dei cibi etnici piccanti, sono tra i fattori scatenanti, secondo gli esperti riuniti a Rimini nel congresso della Società Italiana di chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery (Sicads). Ma il problema oggi può essere risolto, anche grazie alle innovative tecniche chirurgiche sviluppate. Cibi speziati, tipici degli happy hour e delle cucine etniche oggi di moda, un'elevata dose di alcolici e caffè, lo stress e la vita sedentaria sono i fattori di rischio dell'insorgenza o della riacutizzazione delle emorroidi, che colpiscono circa 1 italiano su 10. Italiani 'disattenti' che non mettono in pratica semplici regole di vita che, avvertono gli esperti, potrebbero invece aiutare, a partire dagli stili di vita più salutari. Dolori, qualità di vita compromessa e costi sociali elevatissimi, affermano gli specialisti a Congresso, ''richiedono interventi urgenti per situazioni che potrebbero invece essere evitate con una semplice prevenzione: non solo dietetica e con la correzione delle abitudini quotidiane, ma soprattutto terapeutica. Una visita specialistica ad hoc consente infatti oggi di potere optare per trattamenti innovativi e di rapida risoluzione - da terapie in regime di Day Hospital a tecniche chirurgiche che, specie se il problema è nelle fasi iniziali, garantiscono un elevato successo in termini di guarigione''. Ma ''un fondamentale aiuto preventivo - afferma Giampiero Campanelli, past president Sicads - può arrivare proprio dalla tavola, con una dieta moderata che non preveda un consumo eccessivo di spezie e condimenti piccanti, ma anche di grassi e fritture, caffè e bevande alcoliche. Vanno invece privilegiati cibi contenenti fibre vegetali come verdura, cereali integrali, frutta e legumi, accompagnando il pasto e l'arco della giornata con almeno due litri di acqua. La prevenzione, però - conclude - si completa anche svolgendo attività fisica regolare''.

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