ROMA. Un cilindretto nero, alto poco più di un palmo e dal design sobrio, che passa quasi inosservato nell'arredamento del salotto ma che si attiva non appena si pronuncia il suo nome, pronto a rispondere a domande e ad eseguire ordini. La nuova frontiera dell'assistenza vocale esce da smartphone e computer per piazzarsi al centro della casa, a disposizione di tutta la famiglia. L'iniziativa è di Amazon, che a sorpresa ha presentato lo speaker Echo: un dispositivo autonomo, connesso a internet e dotato di sette microfoni per ascoltare tutto quello che viene detto. Motivo per cui in rete iniziano già a manifestarsi timori sulla privacy. Diversamente dagli assistenti vocali di Apple (Siri), Microsoft (Cortana) e Google (Google Now), Echo non richiede di tenere in mano uno smartphone o di stare davanti a un Pc. Per usarlo basta pronunciare il suo nome da un qualsiasi punto della stanza in cui ci si trova. Amazon, re degli e-book, lo ha chiamato Alexa, in omaggio all'antica biblioteca di Alessandria, ma il nome potrà essere cambiato dall'utente. Una volta interpellato, 'Alexa' attinge al web per rispondere a diverse domande, da ''che ore sono'' a ''che tempo fa'' in una determinata località, fino alle tipiche domande del Trivial come ''quanti cucchiaini da caffè stanno in un cucchiaio da tavola''. In più, con le sue casse, può riprodurre musica, attingendo da Amazon Music, Prime Music e altri servizi. L'integrazione nell'ecosistema Amazon non finisce qui: Echo si collega a smartphone e tablet (ma vi si può accedere anche da pc via Web) per aggiornare automaticamente la lista delle cose da fare o quella della spesa, o per mettere un prodotto direttamente nel carrello di Amazon, con un semplice ordine vocale. In questo il dispositivo, che arriverà negli Usa nelle prossime settimane, è pensato in particolare per gli utenti di Amazon Prime, il servizio in abbonamento che offre libri in prestito, musica e film in streaming (agli statunitensi), oltre alla spedizione gratuita dei prodotti. Agli abbonati, Echo costerà infatti 99 dollari, per gli altri il prezzo sale a 199 dollari. A meno che non lo si spenga con un apposito tasto, Echo resta però sempre accesso, per potersi attivare quando viene chiamato. Questo ha fatto nascere le prime preoccupazioni in rete, dove c'è già chi esprime timori per la privacy. Si ipotizza una futura invasione della pubblicità tra le mura domestiche, con la promozione di prodotti magari non in base a ciò di cui si è parlato in casa, ma almeno a quello che si è chiesto all'assistente, come avviene sempre più spesso sul web, quando si fanno ricerche o si visita un sito di e-commerce.