LONDRA.Cento vegani sono scesi in piazza a Londra, nudi e con il corpo cosparso di sangue finto, in occasione del World Vegan Day. I manifestanti si sono sdraiati al centro di Trafalgar Square brandendo cartelli contro il consumo di carne. «Scegli la vita, scegli di essere vegano», «un miliardo di animali uccisi per il consumo di carne ogni anno», alcuni dei manifesti portati in piazza dagli attivisti che hanno anche offerto ai passanti 'kit' per cominciare ad essere vegani.
La protesta era organizzata dall'associazione animalista Peta. «Gli animali sentono il dolore, la gioia, la paura, come gli esseri umani. Nonostante questo miliardi di animali vengono uccisi ogni anni per ottenere prodotti che avvelenano l'ambiente e contribuiscono all'epidemia di obesità che sta colpendo la Gran Bretagna», ha detto il direttore della Peta Mimi Bekhechi, citata dall'Independent.
«Lo sostengono anche economisti e scienziati, ma sembra ignorarlo il Parlamento italiano, che dovrebbe ascoltare le istanze di larga parte del paese e discuterne: diventare vegani o vegetariani non è solo una scelta
etica di rispetto verso gli animali, o uno stile di vita più salutare, ma il regalo più grande che possiamo fare al nostro pianeta, per ridurre le emissioni prodotte dagli allevamenti di animali, frenare la desertificazione, tutelare la biodiversità».
Lo ricorda, in occasione della «Giornata mondiale vegana», Michela Vittoria Brambilla (FI), presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, firmataria di due progetti di legge per promuovere la scelta vegetariana e vegana nel nostro Paese.
Il primo progetto tutela la scelta alimentare vegetariana e vegana e il diritto di chi adotta questo regime ad un'alimentazione «in linea con propri principi etici». Perciò prevede che menù vegetariani e vegani siano offerti, «in tutte le mense, pubbliche, private e convenzionate, nei ristoranti, nelle caserme, negli ospedali, negli istituti penitenziari, nonchè nelle scuole di ogni ordine e grado», che saranno tenuti a garantire che vi sia possibilità di scelta.
Il secondo progetto modifica il decreto del 2008 su istruzione e università prevedendo che siano attivate nelle scuole «iniziative finalizzate alla promozione dell'educazione alimentare, con particolare attenzione alla diffusione della cultura vegetariana e vegana». A tale scopo, precisa il testo, i ministeri dell'Istruzione e della Sanità sono chiamati ad organizzare in ogni provincia manifestazioni pubbliche «con il coinvolgimento degli alunni del primo e del secondo ciclo di istruzione».
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