Lunedì 23 Dicembre 2024

Dall'eco-stilista al cuoco dei fiori, contro la crisi ecco i mestieri "green"

ROMA. Coltivatore e cuoco di fiori commestibili, architetto del verde, stilista ecosostenibile con fibre agricole, 'agricatering' con prodotti 'a km zero': sono solo alcuni esempi dei nuovi mestieri intrapresi in agricoltura contro la crisi. Negli ultimi tre anni, stima la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sono almeno 5.000 le attività che fanno leva su professioni innovative. Il loro apporto al bilancio complessivo del sistema agricolo e alimentare è quantificato dalla Cia in 200 milioni di euro l'anno. I giovani imprenditori, in particolare, "si cimentano in queste nuove attività per 'dribblare' la crisi - dichiara Maria Pirrone, presidente dell'Associazione giovani imprenditori agricoli (Agia) della Cia - Cresce infatti il numero di giovani 'dottori' che decide di investire sulla campagna: ci sono per esempio educatori e psicologi che si dedicano all'agricoltura sociale, erboristi e farmacisti che scommettono sulla fitoterapia e architetti che fanno bio-edilizia". "In questo periodo di disoccupazione, soprattutto giovanile, occorre puntare sui settori economici che hanno mostrato, come quello agricolo, di reggere malgrado la crisi - osserva Raffaele Maiorano, presidente di Anga-Giovani di Confagricoltura -. Nonostante la congiuntura economica, ad esempio, tra 300 e 500 mila persone vengono assunte ogni anno dalle imprese associate a Confagri e non è un caso che continuino ad aumentare le iscrizioni agli istituti tecnici e alle facoltà agrarie. Ma è necessario legare concretamente la formazione con il lavoro. Abbiamo perciò firmato un protocollo d'intesa con la rete nazionale degli istituti agrari (Renisa) per migliorare la formazione degli studenti degli Istituti del settore agrario e promuovere l'auto-imprenditorialità tra i giovani.

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