BRUXELLES. Gli scienziati dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) hanno messo a punto delle nuove linee guida che, per la prima volta e grazie ad una metodologia armonizzata, permettono di valutare i rischi dall'esposizione ai pesticidi. Lo annuncia l'Autorità europea sottolineando «che si tratta di un enorme passo in avanti, grazie ad un software di facile utilizzo per l'utente, che consente di effettuare le valutazioni dell'esposizione con un semplice clic del mouse. Una volta inseriti i dati fondamentali, il calcolatore indica se il livello di esposizione ai pesticidi per un gruppo particolare della popolazione e in circostanze specifiche, sia al di sopra o al di sotto di una soglia di riferimento per un'esposizione accettabile».
L'Efsa individua quattro gruppi della popolazione più a rischio: gli agricoltori, che svolgono attività legate all'applicazione di pesticidi; i lavoratori che utilizzano o che maneggiano colture trattate con sostanze chimiche; i residenti che vivono, lavorano o vanno a scuola nelle vicinanze di una zona in cui vengono utilizzati pesticidi; e gli astanti, che possono trovarsi in una zona trattata con pesticidi privi di misure di protezione.
Il documento valuta l'esposizione ai pesticidi per via non alimentare, soprattutto per inalazione o assorbimento cutaneo, ma anche per potenziale ingestione mediante trasmissione mano-bocca.
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