ROMA. La Tubercolosi fa più morti al mondo dopo l'Aids, ora ancora di più, secondo il Global TB report 2014 dell'Oms 2013, presentato in queste ore a Ginevra insieme ad uno specifico Rapporto sulla tubercolosi multi resistente (Mdr-Tb e Xdr-Tb) nel ventennale del Progetto di sorveglianza, vero grande problema irrisolto ed emergenza della salute pubblica globale.
Secondo recenti studi sull'epidemia, sono quasi mezzo milione i nuovi casi di malattia, più di quanto precedentemente stimato anche se dal Report-Oms si evince che il tasso di mortalità da tubercolosi è ancora in calo ed è sceso del 45% dal 1990, e il numero di persone che sviluppano la malattia è in calo in media 1,5% all'anno: «Si stima che circa 37 milioni di vite sono state salvate grazie a diagnosi efficace e il trattamento della tubercolosi dal 2000», si legge nella nota Oms.
Sempre leggendo il Rapporto del 2014 emerge che sono 9 milioni le persone colpite da tubercolosi nel 2013, di cui 1,5 milioni i morti. 360.000 persone invece erano HIV positivi. Triplicati invece dal 2009 i casi di MDR-TB ( multiresistenza) in fase di diagnosi: «Nel 2013, 136.000 casi di MDR-TB sono stati rilevati e 97.000 persone sono stati avviati in trattamento», c'è scritto sul Report-Oms. Non mancano le buone notizie: «Dal 2000 al 2013, con gli interventi effettuati, sono state salvate - spiega il Report - 37 milioni di persone poichè la Tbc è una patologia prevenibile e curabile, più vite si possono salvare».
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