Domenica 22 Dicembre 2024

Ebola tra ironia e preoccupazione: è l'argomento più discusso sul web

ROMA. Tra ironia per esorcizzare la paura e preoccupazione espressa a gran voce, Ebola è uno degli argomenti più discussi sui social network, uno dei «trend topic» indiscussi del momento. In particolare su Twitter c'è chi ricorre alla satira nel tentativo, forse, di scacciare il pensiero di un virus contro il quale le armi a disposizione sono ancora poche, e chi invece si esprime con toni decisamente più preoccupati, rivolgendosi al premier Matteo Renzi e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin perchè si impegnino a fermarne  una volta per tutte l'avanzata. Alcuni utenti ironizzano su ipotetici cornetti «porta- fortuna» come kit anti- Ebola da recapitare a tutti i medici italiani, altri, in un rigurgito di anti-politica, si chiedono se ci sia qualche malato disposto a stringere mani in Parlamento, altri ancora provano a sdrammatizzare sulla psicosi («Buttato sul letto,raffreddato morto ed è subito allarme ebola»), mentre molti sono i profili creati nell'ultimo periodo che si richiamano al tanto temuto virus spesso già a partire dal nome. Diversi si presentano seri e attendibili, come «EbolaAlert», gestito da un gruppo di volontari professionisti con base in Nigeria che si occupano di fare prevenzione e diffondere informazioni, «Ebola Deeply», che riunisce le notizie di stampa relative alla diffusione del virus, e «UnMeer» ed «Ebola Response», gestiti dalla missione delle Nazioni Unite per la risposta all'emergenza Ebola, altri che invece puntano dritti all'ironia. Come «Ebola Fashion» , che dispensa consigli su come apparire freschi e «contagious chic» durante l'epidemia del virus e che magari, per esorcizzare del tutto la paura, può essere consultato ascoltando una canzone degli Ebola, una band di Bangkok che suona rock, metalcore e altri generi. Ma la paura per il virus Ebola può diventare anche un vero e proprio business che rende felici. È quanto sta succedendo ad un' azienda americana, la Giant Microbes, che produce microbi di peluche e non riesce più a soddisfare la domanda incessante del virus letale in stoffa. Sul sito dell'azienda alla voce peluche di Ebola appare la scritta «Out of stock», «Esaurito». Il prezzo dell'oggetto del desiderio varia da 9,95 dollari a circa 30, per quello gigante da 60 centimetri. Ma per ora non se ne vendono più, fino al prossimo rifornimento.

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