NEW YORK. Anche lo stetoscopio, il più familiare degli strumenti medici, va nel 'cloud'. Un modello che trasforma il battito del cuore in una immagine che può essere confrontata con un database nel web, racconta la rivista Ieee Spectrum, è stata appena presentata al meeting 'StartX' dell'università di Stanford. Altri modelli, che stanno arrivando sul mercato, si proclamano più efficaci nell'individuare eventuali cardiopatie rispetto al semplice orecchio del medico.
Il prototipo presentato a Stanford, Eko, consiste in un piccolo dispositivo che si aggiunge allo stetoscopio tradizionale, in grado di registrare il suono del battito, filtrare il rumore di fondo e inviarlo via bluetooth allo smartphone del medico, che a sua volta lo confronta on line con un database sul web. Eko non ha ancora avuto l'approvazione dell'Fda, mentre altri dispositivi simili sono anche più avanti nella commercializzazione, ed entreranno sul mercato nei prossimi mesi. Oltre a dare la possibilità anche a non esperti di verificare la salute del cuore, utile ad esempio in contesti isolati, spiega Akhil Saklecha della Northeastern Ohio University, lo stetoscopio 'evoluto' può essere utile anche alla ricerca. ''C'è l'opportunità di creare un database che fa molto di più che distinguere tra cuore sano e malato - sottolinea -. Si può immaginare ad esempio di trovare il suono particolare associato alla stenosi aortica, una patologia critica che richiede un intervento urgente, distinguendola ad esempio dal meno grave prolasso della valvola mitrale''.
Caricamento commenti
Commenta la notizia