PALERMO. Conoscere se stessi e gli altri riappropriandosi di quello strumento che più di tutti è capace di creare un ponte tra sé e il resto del mondo: il linguaggio corporeo. Così nasce la «Danzaterapia», una forma di psicoterapia in cui l'interazione dei movimenti diventa il mezzo primario per raggiungere gli obiettivi terapeutici. Si tratta di una disciplina pedagogico tipicamente non verbale che utilizza l'espressività corporea per regolare le emozioni dell'individuo.
Ogni lezione è «un invito ad incontrare se stessi e gli altri - spiega Milena Benfante, insegnante di yoga e co-fondatrice insieme a Tiziana Marsala dell'Associazione Yantra di via Ruggiero Mastrangelo a Palermo -. La musica e i suggerimenti del terapeuta sono lo stimolo per incontrare le proprie emozioni, prenderne consapevolezza e utilizzare i movimenti del corpo per dar loro forma. Questa disciplina si rivolge a chiunque abbia voglia fare un percorso di conoscenza all'interno di se stesso, ma anche a tutti coloro che hanno difficoltà motorie o psicologiche e alle persone diversamente abili». Per chi volesse conoscere o approfondire la disciplina l'appuntamento è a Palermo. Sabato 4 e domenica 5, dalle 10 alle 18, si terrà, infatti, un seminario sulla Danzaterapia dal titolo «Perché la danza sia cammino, respiro, risveglio» nei locali dell'associazione. L’incontro sarà preceduto da una conferenza gratuita e aperta a tutti prevista per oggi, venerdì 3, alle 18.30.
A condurre gli incontri teorico-pratici sarà Pio Campo, danzaterapeuta ed educatore che ha fatto della danzaterapia un modo di essere e di vivere. Secondo l'insegnamento della sua maestra Maria Fux - la prima ad aver scoperto le doti risananti della disciplina avendo superato, grazie ad essa, un periodo difficile della sua vita -, la danzaterapia è un ponte che favorisce l'incontro con la parte più vera di sé stessi e con gli altri. Pio Campo ha condiviso la sua esperienza con gente di tutto il mondo, dal Brasile al Nepal, dall'India all'Italia e adesso a Palermo. Tutto nasce da una semplice premessa:
«Il corpo umano è naturalmente predisposto al movimento. I muscoli e le ossa sono un invito costante alla danza, intesa come capacità profonda di espressione e relazione - spiega Campo -. La Danzaterapia favorisce un cambiamento della percezione di sé, dando alle persone la possibilità di far affiorare la propria creatività che molte volte resta latente in forma di movimento corporeo. Tutto ciò avviene grazie a un percorso guidato attraverso l'esperienza del movimento libero prodotto dallo stimolo della musica e alternato al silenzio. La metodologia di lavoro basata sul Metodo Fux coinvolge ciascun partecipante offrendo la libertà di esprimersi con movimenti che non seguono schemi ripetitivi ma che, al contrario, sono sempre unici perché nascono dall'esperienza e dalla sensibilità individuale».
«Credo che ciascun individuo ne tragga beneficio in base al proprio percorso individuale - aggiunge Benfante -, ma su tutti è potente la funzione liberatoria della danza. È qui che nasce il contatto visivo e fisico con la parte più profonda di ciascun danzatore».
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