PALERMO. Proveniente da Catania ha debuttato alla Fiera di Palermo il «Circo de los Horrores», spettacolo che reinventa il circo in chiave gotico-horror. Dell'immaginario gotico c'è molto: la scena è un cimitero dove si aggirano fantasmi, spose assassine, pagliacci impazziti, mostri con la sega elettrica, e belzebù in persona, tra urla e sussulti, zombi che si tuffano sul pubblico, ignaro e ancora in fila.
Lo spettacolo di Suso Silva, creatore e manager dell'impresa, utilizza segni e simboli tratti dalla filmografia più celebre del genere, da Nosferatu a L'esorcista per giungere alle più
recenti serie televisive che tanto successo hanno presso il pubblico dei giovani. Ma la cellula primaria del Circo de los horrores è quella di far rivivere il circo, di non farlo morire tra costi e stenti e di farlo resuscitare proprio a partire dalla paura della morte. Poi i numeri classici: trapezisti, i clown, il nano, le contorsionisti e giocolieri, tutti molto bravi come atleti e come attori, diretti da un regista che del terrore se ne intende: Nosferatu, che intrattiene il pubblico, riesce a creare quell'atmosfera agitata funzionale al gusto, ormai traviato, del pubblico più giovane.
Nosferatu è Suso Silva, un veterano del genere, reduce da molti successi che a Madrid ha dato vita al fortunato Circo de los horrores, conosciuto in tutto il mondo. Silva ha collaborato anche con La Fura del Baus e la sua consumata esperienza fa sì che la storia del cimitero, dei morti e delle anime perse trovino una giusta composizione anche con la collaborazione del pubblico. Posti in esaurimento. Sta in scena fino al 19 ottobre.
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