BERLINO. Nel giro di tre anni sarà possibile dire addio agli esperimenti sugli animali, testando farmaci e cosmetici attraverso pratiche indolori che potranno comunque garantire il rispetto di tutti gli esseri viventi: una tra queste ricreando gli organi in provetta. Polmoni, reni e altri organi sono già stati replicati su microchip delle dimensioni di smartphone, per testare la reazione del corpo umano a nuovi farmaci. "Nel futuro sarà possibile ridurre in modo significativo il numero di animali usati nella ricerca farmaceutica e sostituire gli esperimenti sugli animali con metodi nuovi e innovativi - spiega al Sunday Times Uwe Marx, ingegnere dei tessuti con base all’Università Tecnica di Berlino, nonché fondatore di TissUse, azienda che sta dietro a questa tecnologia -. Se il nostro sistema sarà approvato farà chiudere quasi tutti i laboratori in cui si fanno test sugli animali". Anche i ricercatori di Harvard stanno sviluppando una versione a cinque organi per studiare patologie come l’asma. "Proprio ora stiamo sostituendo gli esperimenti sugli animali – racconta Geraldine Hamilton, membro senior di questo staff. Questo metodo consente una comprensione più vasta del funzionamento del corpo umano". Secono una ricerca del Sunday Times, sono oltre cento milioni gli animali che ogni anno vengono catturati in tutto il mondo per essere sottoposti ad esperimenti scientifici, ovvero torturati barbaramente fino alla morte.
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