Giovedì 14 Novembre 2024

Scuola, piano per 100mila assunzioni

ROMA. Matteo Renzi ha promesso una "rivoluzione" per la scuola che potrebbe consistere in una corposa immissione di docenti, anche per stabilizzare i precari. Un progetto ambizioso che lascia qualche dubbio. Sindacati e precari temono, per venerdì quando la riforma approderà al Consiglio dei ministri, l'ennesimo annuncio ad effetto. Ma il responsabile Welfare e Scuola del Pd, Davide Faraone, che ieri ha partecipato all'incontro con Renzi assicura: la riforma "comprende la stabilizzazione degli insegnanti".     
Il Governo starebbe lavorando, dunque, a un piano d'assunzione di circa 100 mila nuovi docenti per coprire organici funzionali, turn-over, supplenze annuali e sostegno. Resta da vedere se queste immissioni in ruolo partiranno tutte il prossimo anno - e in quel caso si potrebbe parlare di "rivoluzione" - o se verranno spalmate su più anni, a un ritmo, osservano i sindacati, simile a quello attuale. L'importante, sottolineano le sigle, è che ci sia la copertura finanziaria per mettere in atto il piano. Ovvero che ci sia il benestare del Ministero dell'Economia e delle Finanze.     
Rassicurazioni sulle assunzioni le chiedono anche i precari. Il gruppo "Ora Basta!!!" - nato di recente su Facebook, ma che raccoglie già la delusione di oltre 2mila docenti in attesa di assunzione - non intende abbassare la guardia: "Temiamo che questo sia solo un annuncio pubblicitario, un fuoco d'artificio - dice l'amministratrice del gruppo Rosaria Miranda - pretendiamo che, se veramente queste sono le intenzioni del Governo, vengano messe nero su bianco". In attesa di dichiarazioni ufficiali, i sindacati preferiscono rimanere cauti. "Attendiamo i fatti - dice il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo - vogliamo un testo scritto". Se le assunzioni venissero confermate, "andrebbe bene. - aggiunge Pantaleo - Ma ho l'impressione che si stia parlando di aspetti che poi non corrisponderanno ai fatti". "La questione vera - insiste il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna - è se ci saranno le risorse. Vorremmo trovarci di fronte a un provvedimento che abbia l'ok del Ministero dell'Economia". "Speriamo che questa volta ci sia una disponbibilità superiore da parte del Mef a dare il via libera", concorda il leader della Cisl Scuola, Francesco Scrima. Per la Gilda le 100 mila assunzioni sarebbero solo "un atto dovuto": "è un tentativo in zona Cesarini di evitare che la stabilizzazione dei precari storici venga imposta dall'Europa", con una sentenza di condanna per l'abuso dei contratti a termine oltre i 36 mesi, osserva il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio. L'Anief chiede infine una stretta sui tempi: se veramente si pensa a 100 mila assunzioni, "vengano attuate sin da subito e non nell'arco dei prossimi tre anni. 30mila assunti l'anno sarebbe solo la conferma dal quadro esistente".    
Il piano assunzioni a cui sta lavorando il governo potrebbe riguardare fino a 120 mila docenti, iniziando così a prosciugare il bacino di precarietà. Consentirebbe anche un aumento del numero degli insegnanti di sostegno, che passerebbero da 67 mila a 90 mila. "La nostra riforma - ha detto il sottosegretario all'Istruzione, Roberto Reggi - ha l'ambizione di intervenire in maniera incisiva sui principali aspetti del sistema scolastico nazionale, restituendogli la professionalità che in questi anni è stata svilita ed eliminando le differenze tra le regioni".

leggi l'articolo completo