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Scuola, il governo punta all’albo unico per i supplenti

ROMA. Dopo una settimana di vacanza, con l’intermezzo della visita in Iraq, Matteo Renzi torna al lavoro a Palazzo Chigi. E la ripartenza sarà già uno snodo cruciale per il premier che, con il pacchetto di misure approvate nel consiglio dei ministri del 29, si presenta sabato al consiglio europeo di Bruxelles per sostenere, insieme alla Francia, la linea della flessibilità sui conti in cambio delle riforme. Sarà un doppio passo quello che il presidente del consiglio inaugurerà da oggi: riforma della giustizia, in primis quella civile, lo «Sblocca-Italia», le linee guida sulla scuola. Così come Renzi vuole accelerare sulla spending review e forse già oggi incontrerà il ministro Pier Carlo Padoan, anche lui di ritorno a Roma, per cominciare a fissare obiettivi e risorse della legge di stabilità. Forte è, poi, anche il pressing del premier sulla riforma del lavoro perchè a settembre si sciolgano, in commissione Lavoro al Senato, i nodi rimasti aperti. È sulla scuola che Renzi ha annunciato di voler stupire tutti con un intervento che metterà in campo un miliardo di euro. Ecco alcune delle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi.
SUPPLENTI. Per evitare il ricorso ai supplenti il governo pensa a creare un unico organico tutti con contratto a tempo indeterminato, che sia disponibile per tutte le scuole aderenti alla stessa rete. La ministra Stefania Giannini, in attesa che siano pubblicate le graduatorie del primo concorso tenutosi dopo 14 anni, ha annunciato anche un nuovo bando per il 2015.

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