ROMA. Nonostante il prezzo non proprio 'popolare', oltre 600 euro, è già sold out Blackphone, il telefonino 'a prova di spie' - o quasi - che mette sicurezza e privacy delle comunicazioni al primo posto. Presentato a Mobile World Congress di Barcellona, sulla scia dello scandalo Datagate, lo smartphone è frutto di una joint venture svizzera ed è basato su una versione di Android con livelli extra di sicurezza.
Sul sito di Blackphone si legge che al momento lo smartphone è 'sold out'. Le prime consegne sono partite a giugno e nuovi preordini, riporta la stampa straniera, non saranno presi prima di metà luglio. La joint venture che lo ha partorito è formata da Silent Circle, agenzia per comunicazioni criptate di Washington DC, e Geeksphone, giovane compagnia di Madrid specializzata nello sviluppo di soluzioni open source per la telefonia mobile.
''A prova di Nsa non c'è nulla - aveva affermato al momento del lancio uno degli ideatori di Silent Circle, Mike Janke -. Se sei un terrorista inserito in un elenco di criminali, l'intelligence riesce a entrare nel tuo dispositivo''. Tuttavia Blackphone garantisce comunicazioni criptate e dà all'utente la possibilità di tenere sempre sotto controllo i propri dati. Si tratta di un telefonino 'smart' slegato da qualsiasi operatore o venditore che promette le stesse prestazioni di uno smartphone di fascia alta ma in aggiunta garantisce scambi di dati in sicurezza, senza ''compromettere'' la privacy degli utilizzatori.
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