PALERMO. È inarrestabile il mercato degli smartphone che nei primi tre mesi di quest'anno ha fatto segnare numeri da capogiro: 88,5 milioni di pezzi commercializzati solo da Samsung, con al secondo posto Apple che ha venduto 43,7 milioni di iPhone, seguiti dalle cinesi Huawei e Lenovo e dalla sudcoreana Lg. Una corsa che mette in luce un vero e proprio fenomeno sociale ingigantito dall'aumento delle reti 3G e 4G che consentono la navigazione sul web in mobilità. Un altro elemento però sembra caratterizzare il futuro di questi dispositivi tuttofare: la presenza di una fotocamera dalle prestazioni avanzate; tendenza supportata dai social network che invitano alla condivisione di fotografie. Parliamo delle maggiori piattaforme online dove lo scambio di informazioni è quasi sempre accompagnato da foto e video. Inevitabile dunque la voglia di avere sempre con sé un dispositivo unico, utile sia per fare telefonate, sia per chattare, sia per scattare fotografie. Questa strada, ormai percorsa da tutti i maggiori produttori di smartphone, va a discapito del mercato fotografico consumer, perché se le fotocamere ad alte prestazioni continuano a tenere banco tra i fotografi più esigenti, è anche vero che gli utenti preferiscono uno smartphone di nuova generazione alle macchine fotografiche digitali tascabili di primo prezzo.
A tal proposito è notizia di qualche giorno fa la presentazione del nuovissimo Samsung Galaxy K Zoom, in diretta concorrenza con i Nokia della serie Lumia. L'ultimo nato della casa coreana è dotato di un sensore da 20 megapixel e zoom ottico 10x, una conferma che l'interesse è focalizzato sulle qualità dell'obiettivo.
Naturalmente non sono solo i pixel a rendere uno smartphone in grado di regalarci delle belle immagini, caratteristiche tecnologiche a parte, la differenza la fa proprio il fotografo, come dimostrano le testimonianze di alcuni professionisti, da Stephen Alvarez, che ha realizzato un servizio nel Grand Canyon americano per National Geographic con un Nokia Lumia 1020, al lavoro di Michael Christopher Brown, della Magnum Photos, che usa prevalentemente uno smartphone per i suoi reportages, o alle opere della californiana Geri Centonze, prodotte con un iPhone e poi elaborate al computer, esposte in decine di gallerie in tutto il mondo. Non solo foto però, anche il video sta riscuotendo grandi interessi, basti ricordare che molti registi si sono già cimentati in campo cinematografico montando riprese effettuate con l'iPhone.
Anche i numeri riguardo alle vendite sul territorio siciliano parlano chiaro. «La maggior parte degli acquirenti richiede espressamente la presenza di una fotocamera sul cellulare - fa notare Antonio Di Bella, titolare del Centro delle telecomunicazioni di Bagheria - un 40% circa preferisce modelli dotati di almeno 5 megapixel di risoluzione con il flash integrato. La maggior parte degli smartphone di classe alta però, quelli che superano i 500 euro, sono venduti sempre più spesso in abbinamento alle offerte proposte dai vari operatori, che nella maggior parte dei casi risultano molto convenienti».
Diversi i sistemi operativi che sfruttano le capacità multimediali dei nuovi modelli, tra tutti il favorito è ancora Android. «Si tratta di una piattaforma molto diffusa che offre innumerevoli applicazioni gratuite da scaricare sul dispositivo - conferma Di Bella - e nonostante le proposte interessanti di Nokia il sistema operativo Windows Phone non ha avuto il successo sperato da Microsoft per contrastare l'avanzata di Android».
Il fenomeno della smartphotography, partito con le fotocamere tradizionali, in grado di collegarsi alla rete per codividere le foto dopo lo scatto, sta migrando sugli smartphone di nuova generazione e sono già tanti i gadget e gli accessori in grado di trasformare il cellulare in una macchina dalle caratteristiche avanzate.