PALERMO. Duemila giovani atleti con in dosso tute colorate, con su scritto il nome della propria scuola e città. Tutti provenienti da ventinove fra convitti nazionali ed educandati d'Italia. Si sono riuniti ieri mattina in piazza Verdi per dare inizio alla cerimonia d'apertura dell'ottava edizione delle «Convittiadi», la miniolimpiade dei convitti che per la prima volta quest'anno ha fatto tappa in Sicilia. Ed in particolare nel capoluogo siciliano dove è stata organizzata dal Convitto nazionale Giovani Falcone.
Ad accogliere i ragazzi, sulla scalinata del Teatro Massimo, con in dosso la fascia tricolore, è stato il sindaco Leoluca Orlando ed il rettore del convitto Falcone, Marco Mantione. «Questo momento deve servire a sottolineare l'importanza che il ruolo della scuola ricopre nella nostra società – ha detto il primo cittadino – il messaggio che dobbiamo dare ai giovani è molto semplice: sulla facciata di questo teatro c'è scritto «l'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita», noi dobbiamo dire loro che «la scuola rinnova i popoli e ne rivela la vita» e che l’educazione scolastica è importantissima».
In piazza, ragazzi con origini e storie di verse, ma tutti accomunati da una sola cosa: essere studenti e giovani dello stesso paese. «Siamo contenti di esser venuti qui in Sicilia – affermano gli studenti dell'istituto Marco Foscarini di Venezia – per noi non c'è distinzione tra Nord e Sud. Siamo stati accolti con grande calore dai palermitani, questa è per davvero una terra ospitale».
Ciascuno con una propria passione. E non solo sportiva. «A noi piace il teatro - spiegano Roberta Rosati e Cristian Seita, dell'Istituto Nazionale Uberto Primo di Torino – proprio per questa edizione, infatti, ci esibiremo in uno spettacolo teatrale, il più classico e amato di tutti i tempi: Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Saremo noi due i protagonisti, non vediamo l'ora».
A partecipare sono stati anche istituti per cui ormai prender parte alla manifestazione è diventato quasi un rito, che immancabile, ogni anno va rinnovato: «Noi partecipiamo a questa manifestazione dalla prima edizione – spiegano i ragazzi dell'Istituto Uccellis di Udine – ogni anno è sempre un'emozione diversa e unica e ci da l'opportunità di conoscere tanti ragazzi».
La parata, puntuale, è partita da piazza Verdi, con in testa la fanfara dei Bersaglieri e la delegazione di Cagliari, città dove si è svolta la precedente edizione delle Convittiadi. A seguire tutte le altre delegazioni. Insieme hanno attraversato via Ruggero Settimo e sono giunti fino in piazza Politeama, dove a condurre la manifestazione sul palco li aspettava il comico Sasà Salvaggio. Qui, i ragazzi del coro del convitto Falcone, hanno fatto gli onori di casa intonando l'inno di Mameli. Poi è stato il momento della lettura della carta del fair play, il giuramento del giudice e l'arrivo del tedoforo con la fiaccola olimpica e, per come vuole la tradizione, quindi l'accensione del braciere olimpico a cui è seguito l'annuncio ufficiale dell'apertura dell'ottava edizione delle Convittiadi.
«Quest'anno la partecipazione è stata massiccia e la richiesta è stata forte – ha spiegato il rettore del convitto Falcone, Marco Mantione - addirittura molte delle famiglie dei ragazzi hanno deciso di accompagnare i propri figli e trascorrere con loro qualche giorno».
Le gare hanno preso il via già nel pomeriggio di ieri a Terrasini, nel villaggio Città del Mare, dove alloggiano i ragazzi. Si concluderanno il 3 maggio, quando verranno decretati i vincitori.
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