ROMA. Oggi, in concomitanza con la pubblicazione dei risultati dei test a numero chiuso, oltre 500 lettere di protesta di studenti, famiglie e docenti sono state consegnate alla sede del Miur di via Trastevere, dove il direttore generale del dipartimento università Livon ha ricevuto una delegazione degli studenti. La mobilitazione continua il 12 maggio, data di pubblicazione della graduatoria unica nazionale. «Gli studenti non sono numeri e la ministra Giannini farebbe bene a ricordarsene: dietro i punteggi diffusi oggi ci sono le vite e le speranze di migliaia di giovani che saranno quasi sicuramente esclusi dall'università a causa del numero chiuso - ha detto Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti - dopo il rifiuto della Giannini all'incontro con le Consulte prima e con il Forum delle Associazioni Studentesche poi, oggi abbiamo consegnato alla sede del Miur oltre 500 lettere di aspiranti medici, architetti e dentisti, studenti che hanno subito sulla propria pelle l'ingiustizia del test anticipato ad aprile e del numero ristrettissimo di posti. Saremo in piazza il 12 maggio, il giorno prima dei boicottaggi dei test Invalsi, perchè pretendiamo una revisione radicale del sistema del numero chiuso». «Si sta trasformando il diritto allo studio sancito dalla Costituzione in un terno al lotto: è un'ingiustizia su cui non si può più tacere - ha affermato Federico Del Giudice, portavoce della Rete della Conoscenza - abbiamo preso e raccolto le rivendicazioni fatte dagli studenti ai parlamentari e alle forze politiche tutte: una lettera aperta di protesta che chiede ai deputati e ai partiti di esprimersi sul tema dell'istruzione pubblica, della sanità, dell'accesso all'università. È inaccettabile stare fermi a guardare mentre il business dei test specula sui sogni e le speranze di migliaia di studenti ogni anno». «Nel 2018 mancheranno in Italia oltre 22.000 medici tuttavia oggi si nega l'accesso a medicina a migliaia e migliaia di studenti - ha concluso Alberto Campailla, portavoce di Link Coordinamento Nazionale - i dubbi espressi dalla ministra sul numero chiuso all'indomani dell'insediamento farebbero bene a trasformarsi in fatti».
MIUR: LA PROVA PIU' SELETTIVA RISPETTO AL 2013. Ai test per l'ammissione a medicina e odontoiatria sono risultati idonei il 58,5% dei candidati, il voto medio è stato 30,27, con il risultato "top" (80,5 punti) a Torino e il punteggio medio più alto fra gli idonei (32,24 punti) a Milano-Bicocca. È l'analisi del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, che sottolinea come la prova sia «risultata più selettiva rispetto alla tornata del 2013». I risultati sono stati pubblicati oggi sul sito www.accessoprogrammato.miur.it ma per la pubblicazione della graduatoria nazionale nominale bisognerà attendere il 12 maggio. Mentre il 20 maggio saranno definite le assegnazioni dei posti nelle Università e saranno aperte le immatricolazioni. I partecipanti alla prova hanno dovuto rispondere a 60 quesiti, 90 era il punteggio massimo che si poteva ottenere, 20 quello minimo per superare il test e concorrere all'assegnazione dei 10.551 posti disponibili negli atenei statali fra Medicina e Odontoiatria. Il candidato migliore ha totalizzato 80,5 punti e ha sostenuto la prova presso l'Università di Torino. In linea con il "genietto" dello scorso anno: il primo classificato del 2013 ha totalizzato 80,9 punti. La prova dell'8 aprile ha coinvolto 63.043 partecipanti (erano 69.073 nel 2013). Il voto medio (su 63.002 prove valide: 41 sono state annullate) è stato di 23,07 punti, contro i 27,54 del test precedente; 36.865 candidati (il 58,5% del totale) sono risultati idonei: hanno totalizzato almeno i 20 punti necessari per concorrere alla graduatoria nazionale e alla distribuzione dei posti. Fra gli idonei il punteggio medio è di 30,27. Nel 2013 ha raggiunto e superato i 20 punti minimi il 69,9% dei candidati con un punteggio medio di 33,85. Le cinque percentuali più alte di studenti idonei si registrano presso le Università di Padova (71,9% con punteggio medio di 32,08), Milano Statale (71,8%; 32,01), Udine (71,7%; 31,86), Milano Bicocca (70,6%; 32,24), Modena e Reggio Emilia (70,5%; 30,47). I risultati più deboli si sono registrati a Catanzaro (36,8% di idonei con punteggio medio di 27,22), Sassari (39,3%; 27,60), Molise (40,8%; 27,41), Messina (46%; 28,42) e Foggia (46,5%; 28,79). Un quadro, quello della distribuzione geografica dei punteggi e degli idonei, che è in linea con lo scorso anno. I primi 100 'classificatì sono distribuiti in 23 atenei.
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