Venerdì 22 Novembre 2024

Quando la tecnologia è indossabile Il personal diventa digitale

PALERMO. Il benessere psicofisico è essenziale per tenersi in forma e resistere allo stress. Ma non sempre si ha a disposizione il tempo necessario da dedicare alla palestra o al jogging. Presi da mille impegni spesso ci si dedica al fitness durante le pause di lavoro facendo anche piccoli esercizi isometrici. Risulta però estremamente importante monitorare queste attività per capire come ottimizzarne i risultati ed in mancanza di un personal trainer o di una palestra oggi ci viene incontro la tecnologia.
Il segnale arriva chiaro e forte dalle grosse aziende che hanno deciso di puntare sui dispositivi digitali indossabili per controllare pulsazioni, chilometri percorsi, calorie consumate, o solo per programmare gli allenamenti del proprio sport preferito. «Jawbone Up è un braccialetto digitale molto di tendenza tra gli sportivi avvezzi alla tecnologia - commenta Fabio Lo Cascio del negozio Return di via Francesco Paolo Di Blasi a Palermo -. Up è composto da un braccialetto da polso e da un'app. Il braccialetto è in grado di controllare le ore di sonno, distinguendo tra sonno leggero, sonno pesante e vari momenti di risveglio, mentre durante la giornata misura le distanze percorse, le calorie bruciate e l'intensità dell'attività motoria. Inoltre può tenere traccia della propria dieta. Tra le funzioni disponibili infine la possibilità di registrare anche gli stati d'animo. Il tutto in un elegante design disponibile in vari colori al costo di 129 euro».
Sempre da Return abbiamo avuto modo di vedere il nuovo Pulse della Withings, un piccolissimo device del peso di soli 8 grammi, dotato di clip, applicabile ovunque, dalla cinta alla cravatta, che funziona come il braccialetto Up ma mostrando subito sul suo display i risultati; include un cardiofrequenzimetro attivabile poggiando il polpastrello sul retro. Costa 99 euro ed è sincronizzabile con lo smartphone.
I dispositivi e le app per controllare il proprio stato psicofisico vanno usati senza abusarne. Lo conferma Gaia Guarino, ventiseienne palermitana, sportivissima, con una grande passione per il pattinaggio: «Ho sempre visto lo sport come uno strumento di crescita e di formazione, ti insegna a essere competitivo e leale, a dare tutto te stesso per raggiungere degli obiettivi. La sensazione più bella? Mentre faccio sport qualunque pensiero negativo svanisce come una bolla di sapone». Riguardo all’utilizzo di app per tenere sotto controllo il proprio allenamento o la dieta l’atleta dice la sua: «Considero questi strumenti come un supporto al mio training in quanto mi consentono di monitorare con più precisione quella che può essere una semplice oretta di corsa o un piano alimentare più rigoroso. Una sana alimentazione con un apporto calorico idoneo al proprio corpo è fondamentale per tutti ma soprattutto per chi pratica sport e dunque necessita di porre maggiore attenzione a quanto mette in tavola. Runtastic, per la corsa, o My fitness Pal, per il calcolo delle calorie, sono solo due esempi di app che possono dimostrarsi molto utili se usate in modo corretto. Ma non si deve esagerare. Purtroppo la diffusione di app per il controllo della dieta, ha permesso la nascita di una patologia nota come apporessia. Si tratta di un disturbo del comportamento alimentare che nasce dall’anoressia e viene fomentato dall’utilizzo delle nuove tecnologie anche in ottica social».
Per quelli che vogliono dedicarsi agli allenamenti isometrici è in arrivo un nuovo dispositivo presentato qualche giorno fa a Las Vegas: WellShell consiste in un piccolo guscio tecnologico, grande quanto un uovo, che favorisce lo sforzo muscolare resistendo allo schiacciamento effettuato con i palmi delle mani. Il bello è che è dotato di sensori e connessione bluetooth per dialogare con lo smartphone e programmare oltre cento esercizi di tonificazione per tutti i muscoli del corpo, a tutte le ore.

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