PALERMO. Tanti anni fa andavano di moda i famosi coltellini svizzeri, che in pochissimo spazio concentravano una serie di strumenti utilissimi: coltellino, seghetto, forbici, cavatappi, limetta. Oggi il nostro fedele cellulare rappresenta l'evoluzione tecnologica di quell'oggetto tascabile; grazie agli smartphone possiamo portare in tasca una serie di utility da scrivania che ci permettono anche di lavorare fuori casa. E le capacità fotografiche ne hanno amplificato l'utilizzo. La risoluzione dei sensori è aumentata considerevolmente e la maggior parte degli smartphone è utilizzabile come sostituto della fotocamera, tanto che alcuni modelli sono dotati di flash per scattare foto quando l'illuminazione scarseggia. Naturalmente queste capacità aggiuntive sono state rese possibili dal software ed in particolare da Android. Ma c'è una novità di questi giorni che porterà i cellulari ad un gradino più alto facendoli entrare nel circolo ancora ristretto dei fotoreporter professionisti dotati di smartphone: la capacità di scattare in formato Raw.
Tutti conosciamo il Jpeg, suffisso che indica il formato delle immagini elaborate secondo precisi schemi matematici e che universalmente ritroviamo sul web grazie alla leggerezza dei file. Ma i professionisti usano già da tempo il formato di acquisizione Raw che conserva tutte le informazioni dell'immagine ma risulta decisamente più pesante del Jpeg. Un formato che corrisponde al negativo nella vecchia foto chimica, e che per le sue caratteristiche permette di elaborare il file in postproduzione sul pc per giungere ad un Jpeg finale dalla qualità eccellente. La conferma arriva da Nokia, come fa notare Marco Autovino, titolare del negozio di telefonia Jolly Elettronica: «Il Raw è presente attualmente solo su alcuni modelli Nokia come il ben noto Lumia 1520 dotato di un sensore da 41 megapixel, ma qualche giorno fa Google ha rivelato che gli sviluppatori stanno lavorando su Android per consentire l'uso del Raw su tutti i dispositivi che adottano questo sistema operativo. Una mossa che certamente porterà molti produttori ad alzare il tiro trasformando i futuri smartphone in fotocamere professionali sempre a portata di mano».
O. ES.
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