ROMA. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza ha messo in dubbio l'utilità della bocciatura com strumento educativo, risciando di avere l'effetto contrario sugli studenti : «La bocciatura deve essere uno strumento estremo, discusso e vissuto con il ragazzo/ragazza e i genitori, altrimenti porta alla dispersione». Il ministro lo ha affermato stamttina intervenendo alla trasmissione di Raiuno "Uno Mattina". «La scuola - ha proseguito il ministro Carrozza - ha in sè un processo selettivo ma è importante che indirizzi ed orienti. La bocciatura può portare disorientamento: in ogni caso dobbiamo orientare i ragazzi verso il percorso più adatto». Il ministro dell’Istruzione, oltre che ad Uno Mattina, è intervenuta anche ai microfoni di Radio anch’io e all’inagurazione dei nuovi locali del liceo romano Socrate che erano stati distrutti da un incendio doloso lo scorso luglio. «Abbiamo fatto un passo avanti sugli insegnanti di sostegno- ha dichiarato il ministro - sul diritto allo studio e sul welfare degli studenti, ma c'è sempre da fare sulla scuola, soprattutto sul rapporto tra istruzione e mondo delle imprese. Serve però un cambiamento culturale, in cui la scuola deve essere vista come una preparazione al lavoro, e questo principio deve diventare cardine, non si può arrivare a 25 anni senza aver mai lavorato un giorno». La titolare del dicastero ha anche accennato alla necessità di un aggiornamento del corpo docente sulle nuove tecnologie, come l'uso delle lavagne digitali o i registri elettronici.