
Vittoria con colpo di scena per Olly con «Balorda Nostalgia». E' lui che si aggiudica l'edizione del 2025 del Festival di Sanremo. Dietro c'è Lucio Corsi che conquista il secondo gradino del podio con la sua "Volevo essere un duro". Nella serata finale non sono mancati i fischi all’Ariston per il settimo posto di Achille Lauro e il sesto di Giorgia, in gara rispettivamente con le canzoni «Incoscienti giovani» e «La cura per me». Tanto lo stupore per la cinquina annunciata: Brunori Sas con L’albero delle noci, Fedez con Battito, Olly con Balorda Nostalgia, Lucio Corsi con Volevo essere un duro, Simone Cristicchi con Quando Sarai piccola.
Brunori Sas vince con L’albero delle Noci il Premio Sergio Bardotti per il Miglior testo. Il premio «Giancarlo Bigazzi», assegnato dai professori d’orchestra per la miglior composizione musicale, va a Simone Cristicchi con «Quando sarai piccola». Va a Lucio Corsi con il brano Volevo essere un duro il Premio della Critica Mia Martini del Festival di Sanremo con 40 voti. Simone Cristicchi è secondo con 25 preferenze, terzo Brunori Sas con 11.
La serata
Dediche, lacrime, abbracci, messaggi di fiducia per i giovani e omaggi alle mamme. Il festival della normalità e della «pacificazione del Paese» celebra l’atto finale dopo aver messo d’accordo tutti: lo dimostra il 70.8% di share, il più alto di sempre, che ha premiato venerdì la serata delle cover. «È stata un’edizione da record e cercheremo di finire alla grande. Anche ieri sera abbiamo fatto il record, perché anche ieri sera ci ha guardato tutta l’Italia», dice Carlo Conti, elegante in smoking di velluto e raso, aprendo la serata. E lancia Gabry Ponte: accompagnato sul palco dal corpo di ballo, trascina l’Ariston con Tutta l’Italia, nuovo jingle-tormentone del festival.
Venditti, il superospite
Il superospite è Antonello Venditti, che riceve il premio alla carriera e fa pace con il festival, un palco con cui non si è mai confrontato in gara: «Il miracolo lo ha fatto Carlo: la notte di Natale è andato in una chiesa, ha trovato dei ragazzi che cantavano Stella e mi ha mandato il filmato. Io ho pensato che era un segno del destino. Mi trovo veramente bene qui, devo dire, non sono ostile, sono inclusivo. È un altro step della mia storia che non finisce: il passato deve portarci a un futuro di speranza, più bello di quello che stiamo vivendo. Vivere vuol dire soffrire, lottare per un’idea, morire, cadere, alzarsi, chiedere scusa, questa è la vita». Regala al pubblico Amici Mai e Ricordati di Me, ed è subito karaoke e ovazione con i braccialetti luminosi in platea.
Cattelan e Marcuzzi
Chiuso il glass del Dopofestival, Alessandro Cattelan, in total white, ha portato all’Ariston ciò che resta della statua di Conti, «solo il braccio e la cartelline con la scritta Sanremo 2025: ti serve per dire "dai dai"». Ma non c'è bisogno perché il direttore artistico, nominato da Roberto Benigni ministro dei Trasporti in pectore, orologio alla mano, spacca come al solito il minuto in scaletta. Alessia Marcuzzi, fasciata in un lungo e accollato abito nero che le lascia però scoperta tutta la schiena, ha bisogno di contatto fisico per sentirsi a casa: abbraccia Conti, poi Mara Venier seduta in platea e una persona del pubblico scelto a caso, salutando il figlio Tommaso.
Le esibizioni
In un’edizione «casa e famiglia» Francesca Michielin canta Fango in Paradiso e poi, emozionata, ringrazia la mamma, per la prima volta all’Ariston, Bresh rischia di scivolare prima di cantare La tana del granchio, poi manda un bacio alla sorella Chiara; Rocco Hunt si scatena con Mille Vote Ancora, poi scende tra il pubblico e bacia la mamma Alfonsina: «Nel brano dico che mi manca assaje, quando l’ha sentito è venuta a piedi a Sanremo». È in trend anche Olly, che emozionato dice «grazie mamma»: tutti in piedi per lui e la sua Balorda Nostalgia.
Marcella Bella dedica invece il messaggio di empowerment di Pelle Diamante «a tutte le donne». Kekko Silvestre dei Modà omaggia Cash, l’amico scomparso due anni fa, puntando l’indice sul cuore alla fine del brano Non ti dimentico. Tony Effe ha rinunciato alla collana della discordia e sale sul palco con il rosario al polso e la crocetta al collo per cantare Damme na mano. A sorpresa, durante l’esibizione dei The Kolors con Tu chi fai l’amore, irrompe sul palco un ballerino speciale: è Fru dei The Jackal, napoletani come i componenti della band. Applausi convinti e lucine accese in tutto il teatro anche per Achille Lauro e la sua Incoscienti Giovani. I Cuoricini - e il ritmo - dei Coma_Cose pulsano in tutta la platea. E Giorgia vola alto con La cura per me.
14 Commenti
Dario Siepe
16/02/2025 02:27
il sistema maria de filippi funziona alla grande.... sfortunatamente per la musica italiana. si ci lamentava perchè il peso del voto della sala stampa rispetto al televoto valeva di più, ma come controllare la veridicità del televoto? cedo che la cosa sia impossibile visto che le schede telefoniche e di conseguenza i voti possono essere facilmente gestiti dai callcenter.
Chistu sugnu
16/02/2025 05:25
Dopo avere presentato la canzone risultata vincitrice un tizio con la camicia aperta ha iniziato ad urlare e allora ho cambiato canale.
Chistu sugnu
16/02/2025 05:30
La novità come canzone è stata quella di Lucio Corti.
Gabriele
16/02/2025 07:19
Vittoria scandalosa.....ma si sa ormai votano soprattutto le ragazzine, con gusti musicali oltretutto quantomeno discutibili.
Romualdo
16/02/2025 07:49
Classifica che rispecchia perfettamente il gradimento degli italiani, come no.
Francesco
16/02/2025 08:16
Altri "colpo" di Maria De Filippi che anche quest'anno ha deciso chi doveva vincere il festival! Vergogna
Mikagage
16/02/2025 08:17
Diteci il costo di questa 'falsa' chiamata festival! Soldi pubblici sino di Noi Italiani!
Infin ti amici
16/02/2025 08:32
Che delusione.
Saro u purparo
16/02/2025 08:36
All good and blessed
Mario
16/02/2025 10:03
Ormai Sanremo è ridicolo. Non è più il festival della canzone ma il circo di Montecarlo. Basta guardare i vincitori.
Max
16/02/2025 11:45
Al netto della competizione canora,nessun monologo su problemi vari grossi sociopolitici,quasi nessuna canzone che affrontasse tali problemi...meglio non intristire e non fare pensare il popolo,meglio farli felici e anestetizzati...obiettivo raggiunto.
rob
16/02/2025 11:54
faccio bene che non lo guardo piu' , anche perche' di cantanti nel senso vero sono pochi. ormai sono tutti parlanti che gesticolano .
Giuseppe
17/02/2025 12:39
«Balorda Nostalgia» di rivedere un Sanremo serio che possa educare anche musicalmente la nuova generazione.
Valutazione
17/02/2025 18:27
Soprattutto anziani e pensionati scommettevano su Giorgia, brava cantante, pompata anche politicamente, ma modesta rispetto alla ventata di novità e alle belle canzoni degli altri artisti. Tutto sommato le canzoni che meritavano di vincere si sono classificate ai primi posti e quest' anno il festival di Carlo Conti è stato più elegante rispetto a quelli tendenti al trash di Amadeus e compagni.