«Hanno tenuto un comportamento di una gravità inaudita in diretta tv che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale». Brutti tempi per le rose in questo Sanremo 2023: prima le prendono a calci poi le denunciano per atti osceni. Dopo il Codacons con Blanco per quella irosa macedonia di rose rosse sul palco dell’Ariston tocca adesso a un’altra Rosa: Rosa Chemical che, con Fedez, viene accusata dall’associazione Pro Vita & Famiglia di scempio del pudore collettivo e per questo, è stato depositato un esposto in procura a Imperia. La denuncia riguarda l’inaspettato show della serata finale del 73/o Festival di Sanremo, che passerà alla storia più che per la vittoria di Marco Mengoni con il brano «Due vite», per il bacio in diretta televisiva tra i due. Un bacio che ha alimentato il gossip ma soprattutto che non è sfuggito all’occhio attento e vigile di Pro Vita e Famiglia, una onlus che promuove la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e la vita fin da concepimento. L’esposto contro Fedez e Rosa Chemical è stato depositato in procura il 16 febbraio, giorno in cui è stata ufficializzata l’iscrizione di Blanco nel registro degli indagati per aver preso a calci in diretta tv il «giardino di rose» allestito sul palcoscenico dell’Ariston. Un «colpo di testa» motivato dal fatto che non si sentiva l’audio in cuffia, motivazione non profonda e presa in scarsa considerazione dal Codacons.. Ma se quella di Blanco, tutto sommato, è considerata dal tribunale popolare che si affaccia sui social come una «bambinata»; lo show di Fedez e Rosa Chemical sembra aver colpito più nel profondo, tanto che in una nota congiunta Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia, l’ex ministro per la Famiglia Carlo Giovanardi e Valerio Cianciulli, avvocato e genitore, fanno sapere che «anche a seguito delle oltre 37 mila firme raccolte da una petizione popolare di Pro Vita e Famiglia, è stato presentato un esposto da parte dell’avvocato Luca Ghelfi - sulla base dell’articolo 529 cp (atti e oggetti osceni) e 527 cp (atti osceni in luogo pubblico) - per conto della stessa onlus, dell’On. Carlo Giovanardi, ex ministro con delega alla Famiglia, e dell’avvocato Valerio Cianciulli, padre di due figli minorenni». L’iter giudiziario prevede ora la trasmissione dell’esposto a un pm per le relative indagini. Qualora venga preso in considerazione, potrebbe scattare un avviso di garanzia per Rosa Chemical e Fedez, proprio come avvenuto per Blanco.