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Sanremo 2020, Fiorello apre il Festival in abiti sacerdotali: "C'è bisogno di pace"

È stato Fiorello ad aprire la 70^ edizione del Festival di Sanremo, con un intervento di alcuni minuti e precedendo quindi il conduttore, nonchè direttore artistico, Amadeus. Un intervento non dal palco dell’Ariston, quello dello showman, vestito da sacerdote e dicendo "c'è bisogno di pace. Questo è il Festival delle polemiche e ci voleva qualcosa di forte. Scambiatevi un segno di pace, non è blasfemo".

"Questo 2020 è iniziato con quattro disgrazie: l’Australia ha preso fuoco, abbiamo scampato una quasi terza il virus, Sanremo! Ma il pericolo numero uno lo abbiamo qua". Poi si rivolge al "Santo Padre: non disdica il canone Rai, non si arrabbi, il mio è un abito di scena...".

"Ci voleva di qualcosa di molto forte. Quest'abito è l'originale di Don Matteo, uno dei pochi Matteo che funzionano in Italia. Solo con questo facciamo il 35% di share".

Il comico siciliano non ha perso occasione di schiacciare l'occhio alla situazione politica attuale. "Sono qui per aiutare Amadeus. Sono fuggiti tutti da lui: Salmo, Jovanotti, Bellucci, nemmeno fossero elettori dei 5Stelle. Qualcuno doveva andare incontro ad Amadeus e non ci sono nemmeno le sardine, sono occupate. Sarò qui al fianco di Amadeus, sarò il suo Rocco Casalino".

Quindi ha riferito "mia madre mi ha consigliato 'stai attento quando sei lì a quello che dirai, altrimenti rischi di fare la fine di Amadeus'".

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