Baglioni? «Da sempre un sobillatore, un anarchico, un rivoluzionario!». Claudio Bisio ironizza sulle polemiche che hanno preceduto il festival di Sanremo, legate alle dichiarazioni del direttore artistico sul tema dei migranti, e prende a prestito i versi delle sue canzoni per dimostrarne la 'pericolosità'. «Nel 1974 cantava 'passerotto non andare via', ma era una posizione chiarissima, era un’esortazione agli immigrati: restate qui. E quello che è più grave è che lo ha scritto trent'anni prima che arrivassero, li ha sobillati». Baglioni, continua Bisio, «è ossessionato dai migranti: ha scritto 'migravamo come due gabbiani' e '100 ponti da passare' e 'sirene di navi che urlavano al vento', 'se avessi un’auto da caricarne 100 mi piacerebbe un giorno portarli al marè. Allora te le sei cercate?». Poi, più serio, l’appello ai giornalisti 'seri, "smettiamola!», e al «mondo Rai»: «Quest’uomo ha un grande cuore, una grande testa oltre che una grande voce, se vi fidate di lui, di noi, lavoreremo benissimo». «Mi ha stupito il vostro stupore», esordisce Bisio. «Baglioni fa politica: ma ora ve ne accorgete?». Poi fa l’esempio del 'passerotto': «Un mio amico ornitologo mi ha spiegato che il 'passer domesticus' nasce in Africa e migra in Europa da 11 mila anni. E Baglioni lo sapeva... Trent'anni dopo ha scritto una canzone intitolata 'Tutti qui'. Capite? E mentre quelli arrivavano poi fa 'Io me ne andrei...'. Beh allora sei furbetto!». A confronto con Baglioni 'il sobillatore', «Guccini in confronto è da oratorio, De Gregori da Zecchino d’oro». Ma non c'è solo il tema migranti nei brani di Baglioni: «C'è l'antimilitarismo. Che cosa ci faceva a Porta Portese? Era andato a comprarsi dei blue jeans al posto della divisa. Forse era un disertore! E poi c'è l’eversione sociale: 'un uomo si lamenta ad alta voce del governo e della polizia', lo ha scritto trent'anni fa, in Poster, ma c'era ancora la Dc». Il monologo di Claudio Bisio finisce nel mirino dei social per un passaggio che alcuni hanno trovato niente affatto ironico. Non è piaciuto, tra gli altri, al social media manager di Matteo Salvini, Luca Morisi, che ha scritto su Twitter: «Il monologo 'anti-razzista' di Bisio a #Sanremo2019: ecco come immagina lui gli africani, «col pentolone a cantare Hakuna Matata». Per fortuna che era anti-razzista..».