SANREMO. Il «terrore» della vigilia, "il panico, la tachicardia, la salivazione inesistente, i piccoli tremori diffusi»: Fabio Fazio, per quattro volte padrone di casa al Festival di Sanremo, introduce così, raccontando la paura del conduttore, il collegamento dall’Ariston con Claudio Baglioni, ieri sera a Che tempo che fa. E Baglioni di rimando: «Ero tranquillissimo prima di questo tuo pistolotto, adesso mi ha invaso un’ansia alta come i palazzi di periferia». «Chi vince? Io avrei vinto volentieri - scherza Baglioni rispondendo alle domande di Fazio - ma c'è un conflitto di interessi enorme. Pur essendo il 'dittatore artistico', almeno devo far vincere qualcun altro». All’Ariston, confessa, «non è facile, neanche essere dittatori». Al festival due volte come ospite, nel 1985 con Pippo Baudo conduttore per festeggiare 'Questo piccolo grande amore' canzone del secolo e nel 2014 con lo stesso Fazio, Baglioni festeggia quest’anno i 50 anni di carriera. «Rischio di terminarla subito dopo Sanremo», ironizza. «Dopo il festival riprenderò il mio antico mestiere, sospeso da tre mesi e mezzo». Baglioni prova a invitare Fazio («il primo peccato l’ho fatto con te, mi hai iniziato al rito della televisione», con Anima mia), ma il conduttore di Che tempo che fa risponde: «Sarà un bellissimo festival, ma quest’anno ti guarderò da casa». A chiudere il collegamento, l’ingresso in studio del premio vivente per Baglioni, Luciana Littizzetto travestita da palma di Sanremo.