SANREMO. Al Bano, Alessio Bernabei, Clementino, Elodie, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Lodovica Comello, Ron, Samuel. Sono i primi 11 artisti, in ordine alfabetico, che stasera saliranno sul palco dell'Ariston per la prima serata del Festival di Sanremo. Ospiti della serata saranno Tiziano Ferro, con un omaggio a Luigi Tenco e poi con due suoi brani (uno dei quali Il conforto cantato con Carmen Consoli), Ricky Martin con un medley dei suoi successi, i Clean Bandit. Ci saranno anche Raoul Bova con alcuni interventi durante la serata. Maurizio Crozza con la videocopertina, il collegamento di Rocco Tanica dalla sala stampa. Per lo spazio Tutti Cantano Sanremo: focus sul terremoto e sull'impegno degli eroi di tutti i giorni. Spazio a una campagna contro il bullismo. Poi Paola Cortellesi con Antonio Albanese, Diletta Leotta, Rocio Munoz Morales, il giocatore di basket Marco Cusin e la giocatrice di pallavolo Valentina Diouf. E' Giorgio Moroder il presidente della giuria degli esperti del Festival di Sanremo. Ne fanno parte Linus, Andrea Morricone, Rita Pavone, Paolo Genovese, Violante Placido, Greta Menchi e Giorgia Surina. Lo ha annunciato Carlo Conti, durante la prima conferenza stampa del Festival. Ci sarà anche il dj producer tedesco Robin Schulz, autore della hit Prayer in C, tra gli ospiti attesi al prossimo festival di Sanremo. In conferenza stampa, Maria De Filippi, che sottolinea: «Non ho mai pensato di condurre Sanremo da sola in tutta la mia vita. Anzi, nei titoli di testa ho chiesto che sia scritto 'conduce Carlo Conti con Maria De Filippi'», dice rispondendo alle domande dei cronisti in sala stampa. «Sono venuta a Sanremo perchè quando ti viene chiesto, non hai un motivo vero per dire di no, perchè Sanremo lo vedi da casa da piccola, e poi fai questo mestiere. È normale che chi fa il mio mestiere non dica no». «Quando Carlo ha detto che non avrei preso compenso è successo un macello, ma io non ho mai preso un compenso in Rai, mai. In nessuna delle trasmissioni alle quali sono stata invitata. Così come in Mediaset. Qui non sono propriamente ospite, ma quando faccio un mio programma lavoro dalla A alla Z. Qui sono arrivata con scalette definite, contenuti stabiliti, canzoni scelte. Si trattava solo di gestire. E' per quello che applico il mio comportamento da ospite». «Quando sono arrivata a Sanremo - racconta la De Filippi - ho avuto l'onore di pensare per qualche giorno che fossi un pò come Belen, nonostante il fisico molto diverso... C'era una siepe di fotografi pronti a scattare se entravo o uscivo dalla macchina... Mi sono posta il problema di portare sempre le stesse scarpe o gli stessi jeans». Maria De Filippi ironizza sull'effetto Sanremo che ha travolto la sua vita, nonostante la lunga esperienza in tv. «Il mio bassotto di 12 anni Ugo - racconta in conferenza stampa all'Ariston - è un po' perplesso, si domanda se ha per caso qualche infezione urinaria, visto che viene immortalato mentre svolge i suoi bisogni. La mia bassottina Filippa invece è pazza di gioia perchè un pochino si sente Belen». La mattina sono abituata a guardare gli ascolti - ha detto Maria De Filippi alla conferenza di Sanremo - ma il giorno dopo il festival non penso che mi sentirò responsabile degli ascolti, nel bene e nel male, perchè penso che Sanremo abbia il suo pubblico da sempre, indipendentemente da me. Credo che Carlo mi abbia invitato per fare una cosa insieme. E poi ci sono altri colleghi che fanno dati migliori dei miei: pensate a Fiorello, quando va in tv fa risultati che non potrei mai fare nella vita». «La mattina sono abituata a guardare gli ascolti - ha proseguito Maria - ma il giorno dopo il festival non penso che mi sentirò responsabile degli ascolti, nel bene e nel male, perché penso che Sanremo abbia il suo pubblico da sempre, indipendentemente da me. Credo che Carlo mi abbia invitato per fare una cosa insieme. E poi ci sono altri colleghi che fanno dati migliori dei miei: pensate a Fiorello, quando va in tv fa risultati che non potrei mai fare nella vita. L'emozione di essere qui è tanta. Ravel diceva che la musica deve prima emozione e poi arrivare all'intelletto: sono venuta con questo spirito, spero che le canzoni possano emozionarvi, io mi sono emozionata».