SANREMO. Francesco Gabbani, l'eliminato per caso, ha vinto il girone Giovani del Festival di Sanremo. «Amen» è la canzone che ha portato questo ragazzo alla vittoria, davanti a Chiara Dello Iacovo, Ermal Meta e Mahmood. A Miele, che era stata illusa di aver sconfitto proprio Gabbani, è rimasta la consolazione di aprire la serata che ha decretato i nomi dei cinque Big a rischio eliminazione (uno dei quali sarà ripescato dal televoto e annunciato domani): Zero Assoluto, Dear Jack, Neffa, Bluvertigo e Irene Fornaciari. Lo show di ieri sera di Virginia Raffaele ha avuto per protagonista Belen, una delle sue interpretazioni più celebri. È entrata vestita da suora, poi ha indossato un mini abito vertiginoso e ha esordito rispondendo così alla domanda di Carlo Conti, «qual è il tuo rapporto con Sanremo?». ha risposto: «Scusa ma questo è gossip, non ho mai avuto rapporti con Sanremo» che poi è stata definita, «un luogo molto comodo, perchè ci sono migliaia di paparazzi e non c'è bisogno di chiamarli». Ha anche inventato «il paparazzo a mano», un fotografo contorsionista portato dentro una valigia per evitare lo shock provato all'aeroporto di Los Angeles, quando «sono arrivata e non c'era neanche un paparazzo». Stavolta la showgirl argentina non se la prende e le fa i complimenti: «Dopo Sanremo 2011 e 2012 anche 2016. È stato stupendo esserci ancora». Gabriel Garko ha esorcizzato la scala entrando in scena da una scala da lavoro e ha anche salutato mamma e papà in platea, Madalina Ghenea ha ispirato a Carlo Conti una citazione di papa Wojtyla. La bellona del festival si è impappinata e ha chiesto scusa «perchè il mio italiano non è perfetto». «Non ti preoccupare Madalina, qualche anno fa un grande uomo disse: se sbaglio mi corrigerete e ci ha dato una grande lezione di vita» ha risposto paterno. Quanto alla gara a proposito del testo de «Il diluvio universale» Carlo Conti ha parlato di flusso di coscienza. Annalisa, che ha aperto la gara di stasera, lo interpreta con passione messa al servizio del talento: chissà se Joyce avrebbe approvato. Gli Zero Assoluto fanno un pop leggero e innocuo come la loro canzone «Di me e di te», Irene Fornaciari con «Blu» tenta la strada dell'impegno senza lasciare il segno. «Via da qui», scritta da Giuliano Sangiorgi, è delle canzoni migliori (se non la migliore) del festival: Deborah Iurato, che canta in coppia con Giovanni Caccamo, non è però all'altezza delle sfumature di cui è ricca la partitura. I bookmaker li considerano i favoriti per la vittoria finale: troveranno un avversario solido in Rocco Hunt che con «Wake Up» ha una delle hit del festival. La gara è proseguita con Enrico Ruggeri, sereno e in grande forma: la sua «Il primo amore non si scorda mai», che in certi passaggi ricorda «It's the End of The World», può essere una sorpresa. Francesca Michielin ha uno stile e un brano, «Nessun grado di separazione», in linea con la contemporaneità. Elio e le storie tese, con un look finto lifting stile Donatella Versace, sfidano la tradizione a colpi di ritornelli con «Vincere l'odio». Saggiamente sostenuta dalle voci del coro, dal canto suo Patty Pravo sfida l'intonazione e il timing con «Cieli immensi», Valerio Scanu con «Finalmente piove» percorre il filone melodrammatico-sanremese, i Dear Jack hanno proposto «Mezzo Respiro» con qualche difficoltà di intonazione, Alessio Bernabei, con «Siamo infinito» tenta di ripercorrere la strada seguita l'anno scorso da Nek, Neffa conferma i suoi debiti verso Celentano con «Sogni e nostalgia», Noemi è più disinvolta con l'elegante «La borsa di una donna», gli Stadio hanno avuto molti applausi per «Un giorno ti dirò», Arisa fa la sua strada con la preghierina «Guardando il cielo», Lorenzo Fragola può aspirare al podio con «Infinite volte», i Bluevertigo sono legati agli estri di Morgan, Dolcenera cita l'R&B con «Ora o mai più» e Clementino racconta la nostalgia per chi lascia la propria terra in «Quando sono lontano». A far decollare la musica ci ha pensato Elisa: emozionatissima, ha cantato un medley aperto da «Luce», il brano con cui ha vinto a Sanremo nel 2001, poi «L'anima vola» e «Gli ostacoli del cuore», il brano scritto da Ligabue. Chiusura con il nuovo brano, «No Hero». Per la musica internazionale, il reggaetton pop di J Balvin e il dj belga Lost Frequencies. Enrico Brignano ha proposto un monologo sulla paternità - tornando con accenti diversi sul tema di questo festival - condito con qualche spericolata citazione del romanesco. Alessandro Gassman e Rocco Papaleo per la loro presenza al festival hanno preparato un momento tra commedia e musica con citazioni di «Una lacrima sul viso» e «Onda su Onda». Prima degli ultimi verdetti la rassegna stampa di Rocco Tanica.