SANREMO. "Avevo paura avete visto? Forse all'inizio anche di più di quello che vi avevo preannunciato però è stato bellissimo per me e la standing ovation in sala mi ha fatto venire la pelle d'oca!". Laura Pausini ha affidato a Facebook le sue emozioni dopo l'esibizione sul palco dell'Ariston al Festival di Sanremo.
"Sanremo. Basta la parola. Grazie a tutti e buonanotte a chi mi vuole tutto questo bene che sento addosso stanotte più che mai", ha aggiunto ancora la cantante romagnola che dopo aver lasciato l'Ariston si è trasferita al dopofestival che ha aperto.
Era proprio emozionata Laura Pausini per questo passaggio da super ospite del festival 23 anni dopo la sua vittoria che ha lanciato la sua carriera. Un medley di classici, "Vivimi", "Strani amori", "Invece no", poi il duetto virtuale con la Laura ragazzina che ha vinto il festival in "La solitudine". Indossando la giacca della finale del '93, la Pausini ha ricamato sul brano che le ha cambiato la vita. Chiusura con "Simili", un brano del suo ultimo album: "siamo simili, dobbiamo proteggerci non dividerci" è stata la conclusione della cantante.
"Essere simili vuol dire essere uguali e differenti, rispettare le persone e le storie che incontriamo anche se sono diverse da noi. Voglio che le persone simili possano proteggersi tra di loro e non dividersi mai". Sul palco di Sanremo Laura Pausini prende spunto dal titolo del suo ultimo album, e del brano che canta all'Ariston, per lanciare il suo messaggio contro le differenze, nel pieno del dibattito sulle unioni civili e sui diritti delle coppie gay. "Se siamo simili - incita al termine della sua esibizione - siamo tutti uguali e dobbiamo proteggerci, non dividerci".
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