SANREMO. Si chiamano Al Bano e Romina, cantano e non stanno recitando per il pubblico, non sono a caccia di biglietti pagati e di cachet. Non per soldi. Hanno paura e l'ha detto lei che è la più forte e difende tutti e due, «non so perché c'è la voglia di deridere Al Bano e Romina». E se è così, allora «l'intervista fatela da soli, voi di Un giorno da pecora»: clic e chiude con risonanza su tutte le agenzie e sui media di gossip, su tutti i giornali grandi e piccoli, su tutto internet e Youtube che guarda il clamoroso ritorno, Al Bano e Romina che cantano stasera a Sanremo e sono il marchio più nazionalpopolare della musica leggera italiana nel mondo. Tornano dopo più di venti anni forse trenta, c'è l'ultima volta a Sanremo, c'è l'ultima volta all'estero, c'è l'ultima volta in Italia, quella del racconto che in due ripetono nelle interviste: «L'ultima volta allo stadio di Milano, era il 1994, io le dicevo, la vedi questa folla? Non la vedremo più». «Lui mi diceva, la vedi questa folla? Ma io ero già andata via», per venti e per mari, attraverso continenti, per l'India e il buddismo, in posti dove i tavoli «erano per dieci in modo da mimetizzare il disagio di essere sola». In giro per l'America, nella nuova fattoria di Los Angeles con tre cani-cinque galline-tre pesci rossi-quattro uccellini, dice proprio «quattro uccellini». ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA