Buone notizie per gli oltre 18 mila pazienti siciliani. Dalla primavera del 2025 i buoni spesa per gli alimenti senza glutine saranno utilizzabili anche nei supermercati. Un segnale di civiltà? Una riduzione del divario tra Nord e Sud? Quel che è certo che la somma erogata oggi aumenta (anche se non in maniera eccessiva) il proprio potere d’acquisto avendo i supermercati prezzi più vantaggiosi rispetto ai negozi specializzati o alle farmacie. Un piccolo passo in avanti anche alla luce degli enormi costi che i celiaci affrontano quotidianamente, con prezzi degli alimenti in certi casi anche tre volte superiori a quelli ordinari.
Dalla prossima primavera i buoni saranno digitali grazie all’adozione della piattaforma nazionale Celiachi@RL. Questo sistema innovativo, voluto dalla presidenza della Regione col pressing dell’Aic, l’associazione italiana celiachia, permetterà di utilizzare i buoni in farmacie, negozi specializzati e supermercati di tutta la Sicilia, a prescindere dall’Asp di appartenenza. Il decreto porta la firma del direttore del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. La convenzione con Celiachi@RL è in via di sottoscrizione e consentirà alle Asp l’utilizzo del software. «Abbiamo posto le basi per un sistema organizzativo moderno, in linea con gli standard nazionali – ha chiarito l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo –, così da superare l’attuale modalità di accesso misto con buono cartaceo e sistema informatico. In futuro il nuovo servizio consentirà di rifornirsi su tutto il territorio regionale in farmacie, negozi specializzati, e poi anche nella grande distribuzione organizzata, senza alcun vincolo se non l’esaurimento del budget mensile a disposizione. Successivamente questa possibilità sarà estesa anche fuori dalla regione». Il processo amministrativo è in itinere: i primi di novembre sarà avviata la fase esecutiva e l’implementazione della piattaforma con due Asp come strutture pilota e poi a cascata sulle altre aziende sanitarie. A seguire saranno coinvolti tutti gli stakeholder interessati alla rivendita dei prodotti. Sarà necessario avviare un’attività di formazione per sanitari, rivenditori e utenza prima dell’avvio della piattaforma, già in uso in Lombardia, Toscana, Lazio, Liguria, Friuli Venezia-Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano, Abruzzo e Veneto.
Dopo anni di impegno e battaglie incessanti, Aic Sicilia parla di traguardo storico: «Questa svolta – ha commentato Paolo Baronello, presidente regionale Aic – rappresenta un significativo passo in avanti verso la digitalizzazione e la semplificazione per i pazienti celiaci che potranno beneficiare di un sistema più moderno e funzionale per l’accesso ai prodotti dietoterapici necessari alla loro salute».
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