Azzerati i contenziosi, finanziati i lavori rimasti bloccati, riscritto il piano: è ripartita la manovra che doveva portare alla realizzazione in Sicilia di 571 nuovi posti letto in terapia intensiva e sub intensiva e 29 fra nuovi pronto soccorso e ammodernamento di vecchie sedi. Opere che la Regione avrebbe dovuto concludere entro il 2021, quando si programmava di fronteggiare la terza ondata, e che invece adesso prevede di portare al traguardo entro la primavera del 2026.
Il nuovo piano per completare in tutta la Sicilia i reparti è già partito. Il dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Sanità, guidato da Salvatore Iacolino, ha riavviato i lavori in 17 dei 75 appalti previsti nel 2020, quando il piano fu elaborato. Il problema resta legato a 23 opere che sono ferme al palo. Ma ora la Regione prevede che i lavori possano ripartire a breve grazie al fatto che sono stati chiusi i contenziosi con le aziende appaltatrici: operazione che in alcuni casi si è risolta a costo zero per il governo Schifani (che ha risparmiato gli interessi sui decreti ingiuntivi in cambio del pagamento del valore originale degli appalti), in altri casi Palazzo d’Orleans, su cui erano piovuti in estate alcune decine di decreti ingiuntivi è stato costretto a versare somme extra.
Un servizio completo di Giacinto Pipitone sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola oggi
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia