Gli italiani amano l'abbronzatura estrema anche a discapito di un rischio tumore della pelle elevato. Mare o lampade, si prende troppo sole, per troppe ore di seguito e spesso senza la protezione adeguata. Risultato: il rischio melanoma è molto alto soprattutto per i soggetti con lentiggini, capelli, occhi e pelle chiara, perchè manca la cultura alla prevenzione. Protezione solare alta, integratori fotoprotettivi e idratazione: sono le regole must per un'abbronzatura uniforme, duratura e soprattutto senza rischi. Per evitare scottature e proteggere la pelle da eritemi è importante preparare la pelle con integratori fotoprotettivi, che vanno assunti su consiglio del medico circa tre settimane prima dell'esposizione solare. Indispensabili le creme solari con protezione alta, da scalare lentamente per far abituare la pelle al sole e da applicare più volte al giorno (circa ogni 4-5 ore). Nella routine non può mancare il doposole: une pelle ben idratata e morbida manterrà più a lungo l'abbronzatura e un colore luminoso. La prevenzione non impedisce di abbronzarsi, sottolineano i dermatologi. Anzi, una tintarella graduale favorisce la creazione progressiva di melanina e permette di avere un'abbronzatura più marcata e uniforme, oltre che di evitare ustioni e macchie. Ma quali sono i primi segnali di scottature? «L'eritema solare - spiegano gli specialisti in dermatologia - si manifesta attraverso la comparsa di micro papulette arrossate per poi diventare scottature di primo grado con un arrossamento o di secondo grado con la comparsa di vesciche e bolle». «Le scottature solari ripetute accelerano i processi d'invecchiamento e favoriscono la comparsa di lesioni precancerose della pelle», avvertono. L'idratazione, ricordano infine gli esperti, non riguarda solo la pelle: bere molto serve a prevenire colpi di sole o di calore; per evitarli scegliere bevande non gasate e zuccherate come spremute di frutta, the freddo e soprattutto acqua. Sul tipo di tintarella gli specialisti precisano che «l'overdose di raggi solari va assolutamente evitata, mentre il sole non va demonizzato. L'aspetto a cui bisogna prestare molta attenzione è la modalità con cui ci si espone al sole. La nostra pelle è dotata di difese naturali. Quando ci si espone ai raggi solari i melanociti iniziano a spingere in superficie la melanina che assorbe le radiazioni. Questo meccanismo ha però bisogno di alcuni giorni per entrare a pieno regime. Una «overdose» di raggi solari, soprattutto quando non ci esponiamo da molto tempo, può cogliere il nostro organismo impreparato: qui entrano in gioco i solari, sempre indispensabili e soprattutto con un alto fattore di protezione nei primi giorni di esposizione. L'esposizione poi va correlata con il proprio fototipo, carta d'identità della pelle che indica la reazione della cute ai raggi ultravioletti. E anche «categorie»: anziani e neonati devono prestare maggiore attenzione. Sull'utilità nell'applicazione dei filtri solari l'esperto aggiunge: «Anche in questo caso vanno evitati gli eccessi, non ha senso spalmare tutto l'anno un SPF 50. Diversamente si rischierebbe di inficiare il naturale ''allenamento'' della nostra pelle a rispondere ai raggi solari».
I consigli della dermatologa
La stagione estiva è iniziata e l’attenzione per la nostra pelle deve essere massima, questi i consigli della dermatologa Alida Ferro. La protezione solare deve essere una costante presenza sia durante le giornate al mare che in qualsiasi circostanza in cui la pelle si trova esposta, anche durante una lunga passeggiata. La selezione della protezione solare va guidata dal dermatologo, la selezione si basa sulla tipologia di pelle, sul foto tipo del paziente e anche su problematiche dermatologiche che possono necessitare di un tipo più tosto di altro. Molto importante è ricordare che tutti devono proteggersi, dai più piccoli fino agli anziani, la protezione solare va spalmata su tutto il corpo, non inseguendo il singolo neo, bensì omogeneamente distribuita sia su cute sana che non, soprattutto rinnovata ricorrente mente nel tempo, ogni tre ore circa. Alcune patologie possono beneficiare degli effetti de sole, alcune dermopatia come acne psoriasi, vedono un miglioramento clinico durante i mesi più caldi, altre invece tendono a riacutizzarsi proprio in questo periodo. Anche la valutazione terapeutica di alcune patologie sia la valutazione terapeutica topica che sistemica necessita di una rimodulazione stagionale perché alcuni farmaci topici e soprattutto sistemici cosiddetti fotosensibilizzanti non vanno consigliati in questa stagionalità bensì rilegati in un periodo dell’anno in cui l’azione del sole è meno eclatante. Confrontarsi con il Dermatologo rispetto anche ad espressioni acute di alcune dermopatie diventa quindi fondamentale. Nel nostro centro dove si effettua laser terapia per svariate ragioni la stagionalità determina l’utilizzo o meno di alcuni strumenti laser; alcuni protocolli laser legati sopratutto alla rimozione di lesioni vascolari alcuni trattamenti al viso per risoluzione di cicatrici d’acne o ringiovanimento cutaneo o anche la stessa epilazione è meglio confinarli al termine dei mesi più caldi, insieme alla rimozione di tatuaggi, rimozione macchie. In questo periodo invece dove si corre alla prova costume più frequentemente si può beneficiare dell’utilizzo di alcune strumentazioni che consentono un miglioramento estetico che quindi vanno a lavorare su cellulite lassista adiposità sul tono muscolare, quindi che sono più finalizzate a un miglioramento estetico e che ci consentono ad una esposizione ancor più in bellezza. È consigliabile anche essere sotto la guida del dermatologo per effettuare l’epilazione laser. Una supervisione indispensabile per un trattamento condotto con la massima attenzione.