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Raddoppiati i casi di scarlattina in Sicilia, Corsello: «Il clima ha favorito il batterio»

Il professore Giovanni Corsello

Il segnale d’allerta era scattato alla fine dello scorso gennaio, ma adesso, a distanza di quasi tre mesi e nonostante l’addio al freddo invernale, suona ancora più alto, fino al ministero della Salute, che attraverso una circolare ha lanciato un invito a tutte le regioni, Sicilia compresa, per intensificare le misure di sorveglianza e fornire adeguata comunicazione. Stiamo parlando dei casi di scarlattina, che tra i bambini dell’Isola, conferma Giovanni Corsello, professore ordinario di Pediatria all’università di Palermo e direttore del reparto di Pediatria all’ospedale Di Cristina, «rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono raddoppiati e non accennano ancora a diminuire, con un andamento peraltro in linea con quanto registrano i miei nel resto d’Italia».

Ma come spiegare il trend? Il clima, spiega Corsello, «non ha aiutato, perché anche se abbiamo lasciato l’inverno, le temperature si sono mantenute al di sotto delle media stagionale, e questo ha contribuito a sostenere la circolazione del batterio. Inoltre, senza più le misure di prevenzione adottate in pandemia, per lo streptococco è stato gioco facile circolare».

Un servizio di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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