Lunedì 23 Dicembre 2024

Torino, aveva un tumore ovarico di 70 chili, salvata una giovane donna

Il chirurgo Francesco Moro dell'ospedale Molinette di Torino

Una massa tumorale così grossa non si era mai vista, hanno detto i medici delle Molinette (azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute) di Torino dopo avere asportato, in due interventi chirurgici, oltre 70 chili di un cistoadenoma a una giovane paziente. La donna era arrivata al pronto soccorso in condizioni gravissime: il tumore ovarico di tipo benigno si era talmente esteso nel suo organismo da riempirle completamente l’addome fino a comprimere i polmoni. La paziente soffriva di insufficienza respiratoria, rischiava di morire per la compressione che la massa tumorale esercitava sui polmoni e su altri organi. Lo stato di salute era così grave che, dopo essere stata intubata, la donna è stata sottoposta a ventilazione meccanica, alla Rianimazione del pronto soccorso. Le équipe mediche hanno poi pianificato gli interventi: il primo è consistito nell’aspirazione della porzione cistica del tumore benigno: sono stati raccolti complessivamente 52 litri di materiale liquido, con un’operazione effettuata dal dottor Ezio Falletto della Chirurgia d’urgenza 1 universitaria, diretta dal professor Mario Morino. Il drenaggio delle cisti ha permesso di estubare la paziente e farle superare la prima fase critica. Dopo l’esito della tomografia computerizzata è stato effettuato un delicato intervento chirurgico per l’asportazione del cistoadenoma dell’ovaio di circa 25 chili, operazione effettuata dal dottor Francesco Moro della Chirurgia 2 universitaria dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Renato Romagnoli). L’intervento è tecnicamente riuscito e dopo soli 4 giorni la giovane donna è stata trasferita dalla Rianimazione al reparto di chirurgia per poi essere trasferita presso il reparto di Dietetica e Nutrizione clinica per cominciare il periodo di riabilitazione. Ora la paziente è stata dimessa. Un risultato reso possibile - sottolineano alla Città della Salute - dalla «collaborazione multidisciplinare tra i vari specialisti». La felice conclusione del doppio intervento «è un’ennesima conferma dell’eccellenza della sanità piemontese - commenta l'assessore regionale Luigi Icardi - in particolare mette in risalto la capacità di operare in regime di multidisciplinarietà, grazie all’elevata professionalità delle diverse équipe impegnate nell’operazione. È stato possibile risolvere positivamente una situazione sanitaria di rara gravità e complessità. Una vittoria per tutti gli operatori della Sanità e i pazienti».

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