Controllare la salute del cuore: è necessario e va fatto con regolarità. Per questo un’iniziativa come Le Strade del cuore acquista un’importanza particolare: il gruppo ospedaliero GVM Care & Research dedica alla salute cardiovascolare uno screening mobile che, da fine settembre, sta toccando diverse città d’Italia per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Finora almeno duemila persone si sono già sottoposte ai controlli: domani - venerdì 5 novembre - e sabato 6 il Maria Eleonora Hospital (che fa parte del gruppo ospedaliero) allestisce in piazza Verdi, a Palermo (dalle 9 alle 17) una vera e propria clinica mobile. La quale da martedì si sposterà ad Agrigento (martedì 9 e mercoledì 10 in via Vittorio Emanuele).
I controlli saranno dedicati alle patologie che colpiscono cuore e sistema vascolare, cercando di sensibilizzazione i cittadini a una vita quotidiana adeguata ai check-up periodici. L’iniziativa è patrocinata dalla Fondazione italiana per il cuore e dal Comune. A bordo della clinica mobile (un truck di 14 metri con quattro ambulatori medici) dove verranno effettuati consulti gratuiti per valutare la salute del cuore: pressione arteriosa, misurazione del peso e del girovita, valutazione del profilo lipidico e della glicemia, ritmo cardiaco. Sono controlli consigliati per chi ha più di 40 anni, l’accesso sarà organizzato per evitare assembramenti e non è richiesta la prenotazione; obbligatorio il green pass o un tampone molecolare negativo nelle 48 ore precedenti.
«L’obiettivo è far capire l’importanza della prevenzione - spiega Giuseppe Rago, ad del Maria Eleonora Hospital -, primo passo per una salute migliore, a partire da uno stile di vita corretto, limitando le abitudini nocive. All’ospedale cittadino di GVM Care & Research lavora un’équipe multidisciplinare, un vero heart team che si occupa di prevenire, diagnosticare e trattare tutte le patologie dell’apparato cardiovascolare».
Saranno anche avviati a breve nuovi ambulatori specialistici dedicati alle patologie cardiache e cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte in Italia, pari al 35,8 per cento di tutti i decessi, 38,8 per cento nelle donne rispetto al 32,5% nei maschi. «Si può intervenire sui cosiddetti fattori di rischio modificabili - spiega la cardiologa Daniela Bacarella - associati a comportamenti e abitudini nocivi. Quindi ipertensione, diabete, fumo e alcol, una vita sedentaria».
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