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Coronavirus, per Fauci "l'Italia è un esempio". La Sicilia verso la zona bianca

«Da voi abbiamo imparato molto», dice il consigliere della Casa Bianca. La Fondazione Gimbe: nell'Isola i contagi in settimana scesi del 28 per cento

Anthony Fauci premiato dall'ambasciatrice Mariangela Zappia a Villa Firenze

Puntano verso il basso tutte le curve dell’epidemia di Covid-19 in Italia, con una situazione generale in miglioramento, e ad alimentare l’ottimismo arriva per il nostro Paese la promozione da parte dell’immunologo e consigliere medico della Casa Bianca Anthony Fauci: «L'Italia sta andando bene, meglio degli Usa, ora è diventata un esempio per il mondo», ha detto il direttore dell’Istituto di ricerca sulle malattie infettive gli Stati Uniti (Niaid) presso la residenza dell’ambasciatrice d’Italia a Washington dove è stato insignito del premio «Internal Medicine Research Award 2021" della Fadoi, la Società scientifica dei medici internisti.

«Dall'Italia abbiamo imparato molto»

«L'Italia - ha riconosciuto Fauci - è stata uno dei Paesi colpiti più severamente dal Covid-19 e dal vostro Paese abbiamo imparato molto, acquisito dati e analisi preziose». La sua promozione riguarda in particolare i risultati ottenuti nella campagna di vaccinazione italiana, con circa il 75% di persone vaccinate sopra i 12 anni, contro il 54% degli Stati Uniti. Parole che incoraggiano, considerando quanto la situazione sia seria.

I timori per il futuro

L’ha descritta chiaramente il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: «Non ci libereremo facilmente dal coronavirus SarsCov2» e «in futuro dovremo essere pronti ad affrontare nuove pandemie dovute ad agenti patogeni sconosciuti». A brevissimo termine, per esempio, si tratta di affrontare l'incognita degli effetti prodotti dalla riapertura delle scuole, i cui dati si cominceranno a vedere solo alla fine della prossima settimana; un altro problema da risolvere è il recente rallentamento della campagna vaccinale e i dieci milioni di italiani che potrebbero vaccinarsi e che non lo fanno.

I dati nel Paese

I dati del ministero della Salute indicano che in tutto il Paese i nuovi casi positivi al virus SarsCoV2 sono stati 5.117, contro i 4.830 del giorno precedente. Sono stati rilevati con 306.267 test, fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 317.666 del giorno precedente. Il tasso di positività è quindi dell’1,6%, confrontabile con l’1,5% rilevato 24 ore prima. Facendo invece il rapporto fra il totale dei casi e i soli tamponi molecolari il tasso di positiva risulta del 4,3%, secondo i calcoli del sito Covid Trends. I decessi sono stati 67 in un giorno, contro i 73 di 24 ore prima, segnando una riduzione del 3% in una settimana. Hanno un segno meno anche i dati relativi ai ricoveri: il totale dei pazienti nelle unità di terapia intensiva è 531, ossia 9 in meno rispetto al giorno prima nel saldo tra entrate e uscite, e gli ingressi giornalieri sono scesi da 32 a 30 in 24 ore; nei reparti ordinari i ricoverati con sintomi sono 4.018, 110 in meno rispetto al giorno precedente.
Fra le regioni, i dati del ministero della Salute indicano che ancora una volta è la Sicilia, unica regione gialla, ad avere registrato il più altro incremento di casi in 24 ore, pari a 878. Seguono Veneto (613), Lombardia (573), Campania (475), Toscana (435), Emilia Romagna (364) e Lazio (314).

Il trend settimanale premia la Sicilia

Guardando alle variazioni settimanali, il monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo al periodo compreso fra l’8 e il14 settembre rileva un calo per tutti i valori rispetto alla settimana precedente: i nuovi casi sono diminuiti del 14,7%, i decessi del 6,7%, le persone in isolamento domiciliare dell’8,8%, i ricoveri nei reparti ordinari del 3,3% e quelli nelle terapie intensive dell’1,6%. L’analisi rileva inoltre come in ospedale ci siano «quasi esclusivamente persone non vaccinate». Una tendenza positiva che «dovrebbe proseguire, in linea con la riduzione dei contagi», osserva il fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook «Coronavirus-Dati e analisi scientifiche». In tutte le regioni, poi, «si registra un calo dei nuovi casi positivi» e anche in Sicilia nell’ultima settimana i nuovi casi sono stati il 28% in meno e questo «lascia sperare in un ritorno della regione in zona bianca».

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