Che cosa vuol dire diventare madre durante la pandemia? I dati raccolti in questi mesi a livello internazionale riportano più ansia, depressione e disagio psicologico fra le donne incinta e dopo il parto rispetto all’atteso. Per capire meglio e avere dati più precisi l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha avviato in Italia, da ottobre, uno studio per valutare l’impatto del Covid-19 sul vissuto e lo stato emotivo delle donne che si rivolgono ai consultori familiari durante la gravidanza o dopo il parto, fino ai 6 mesi di vita del bambino. Si punta a coinvolgere le donne che si rivolgono ai consultori di 9 aziende sanitarie di 8 regioni, e si è già partiti nei servizi consultoriali dell’Azienda ULSS 6 Euganea, della AUSL di Bologna, dell’Azienda USL Toscana Centro, della ASSL di Olbia e dell’ASP Cosenza. Le partecipanti dovranno compilare online un questionario messo a punto negli Usa lo scorso marzo, da un gruppo di esperti dell’area della salute mentale perinatale, per raccogliere informazioni sui vissuti delle donne durante la gravidanza, il parto e i primi mesi di vita del bambino, così da avere indicazioni utili a migliorare l'assistenza e il supporto fornito dai servizi sanitari nel contesto pandemico. L’adattamento europeo del questionario è stato curato da un gruppo di ricercatori consorziati nella COST Action 18138 «Research Innovation and Sustainable Pan-European Network in Peripartum Depression Disorder», a cui l’Iss partecipa per l’Italia. Al momento in Italia sono già più di 1000 le donne che hanno completato il questionario.