L’università di Oxford e AstraZeneca hanno riavviato la sperimentazione nel Regno Unito del vaccino contro il Covid-19 dopo che lo studio era stato interrotto a causa delle preoccupazioni generate dalla reazione anomala evidenziatasi su uno dei partecipanti alla sperimentazione.
Da Oxford hanno fatto sapere che l’autorità di regolamentazione del Regno Unito, la Medicines Health Regulatory Authority, ha raccomandato che lo studio riprendesse. "Il comitato del Regno Unito ha concluso le sue indagini e ha raccomandato all’MHRA che gli studi nel Regno Unito possano riprendere in sicurezza", ha spiegato una fonte da AstraZeneca a bloomberg.com. Una notizia importante anche per l'Italia considerato che l’Irbm di Pomezia è coinvolto nella realizzazione del vaccino.
"Il fatto che la commissione scientifica indipendente si sia pronunciata nel giro di 24 ore significa che era evidente e certo che non vi è connessione tra il candidato vaccino Oxford-AstraZeneca e la reazione sospetta verificatasi in un volontari", tra i 50mila che stanno testando il farmaco. Lo ha afferma il presidente della Irbm Di Pomezia, che ha collaborato alla messa a punto del candidato vaccino, Piero di Lorenzo.
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