Mentre cresce l'allarme per il virus in Cina, in Italia si assiste a una nuova impennata dei casi di influenza, con l'epidemia che si avvia al picco. Il bollettino della rete Influnet dell'Istituto Superiore di sanità (Iss) ha censito nella terza settimana del 2020 488mila casi che hanno portato il totale dei casi, dall'inizio della sorveglianza, a 2.768.000. Nei bambini sotto i cinque anni l'incidenza è quasi raddoppiata rispetto alla settimana precedente, le regioni del centro Italia sono le più colpite. VACCINO. In aumento quest'anno il numero dei vaccinati. Al contrario degli anni scorsi, quest'anno più italiani hanno scelto di farlo negli ambulatori dei medici di famiglia contro l'influenza, e non solo quelli a cui è raccomandato dal ministero della Salute. A confermarlo è Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana medici medicina generale (Fimmg), che stima un aumento del 15-20%. "Quest'anno sono aumentate le vaccinazioni fatte da noi medici di medicina generale in ambulatorio, oltre alle richieste di informazioni da parte dei cittadini. Nel mio, come in altri studi, abbiamo rilevato una crescita del 15-20% e non solo nelle categorie a rischio di complicazioni, come anziani o malati cronici". Sono tanti infatti coloro che hanno acquistato in farmacia e pagato di tasca propria il vaccino per farselo fare dal medico di famiglia. "Ho visto tanti adulti - conclude Scotti -, lavoratori e, nel mio studio, anche giovani dai 6 ai 14 anni. A chiedere la protezione vaccinale per loro sono soprattutto mamme con lavori precari e partite Iva che non possono permettersi di perdere giorni lavorativi".